Sanità

Carate Brianza, vaccinazioni Covid. M5S: “Regione chiarisca su spreco delle dosi”

L'interrogazione all'assessore alla Sanità di Regione Lombardia: circa 90 fiale Pfizer / BioNTech sarebbero divenute inutilizzabili a seguito dello scongelamento e della mancata inoculazione.

Carate Brianza, vaccinazioni Covid. M5S: “Regione chiarisca su spreco delle dosi”
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Un'interrogazione all'assessore alla Sanità di Regione Lombardia per chiarire il presunto spreco di dosi di vaccino Covid all'ospedale di Carate Brianza.

Il caso di Carate Brianza oggetto di un'interrogazione regionale

Gregorio Mammì, consigliere regionale del M5S Lombardia, ha depositato nelle scorse ore un’interrogazione rivolta all’assessorato regionale alla Sanità perché chiarisca sulle disfunzioni e i problemi legati alla conservazione, alla somministrazione alle persone ultraottantenni del vaccino anti Sars-CoV-2 presso l’Ospedale di Carate Brianza.

In particolare - secondo quanto riferito dal consigliere pentastellato - circa novanta dosi del vaccino Pfizer / BioNTech sarebbero divenute inutilizzabili a seguito dello scongelamento e della mancata inoculazione.

Le fiale, secondo le indicazioni, devono essere conservate a -75° C e fatte scongelare lentamente, poi tenute a 2-8° C per 5 giorni.

"Questi errori devono essere evitati"

 “È assolutamente inaccettabile che preziose dosi di vaccino siano state sprecate perché non è stata possibile una loro tempestiva inoculazione. Da giorni ci sono molti problemi nella programmazione della campagna rivolta agli ultraottantenni - spiega Mammì in una nota -  Ricordo che Regione Lombardia ha la responsabilità istituzionale e operativa della campagna ed errori come questo devono essere evitati con ogni mezzo".

Con l’interrogazione depositata nella giornata di oggi, mercoledì 3 marzo, il consigliere del Movimento 5 Stelle chiede alla Giunta di Attilio Fontana "di fare l’impossibile perché le dosi di vaccino Covid non vadano sprecate".

"Siamo in una fase della pandemia molto delicata, - conclude -  non vorremmo che altri sprechi imperdonabili come quello di Carate Brianza costringano a ridimensionare le operazioni di somministrazione del vaccino a causa di disfunzioni nelle attività di prenotazione legate a disorganizzazione e burocrazia regionale”.

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