Area "ex piscine" di Seveso: la Giunta di Seveso approva il progetto di rigenerazione
La spesa complessiva dell’opera è stimata in 500mila euro, per i quali si richiederà un finanziamento regionale aderendo al bando pubblicato lo scorso 20 gennaio.
La Giunta Comunale ha approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica per i lavori di rigenerazione urbana dell’area “ex Piscine” di Seveso. La spesa complessiva dell’opera è stimata in 500mila euro, per i quali si richiederà un finanziamento regionale aderendo al bando pubblicato lo scorso 20 gennaio.
Area "ex piscine" di Seveso: la Giunta di Seveso approva il progetto di rigenerazione
Il progetto approvato si inserisce nel filone avviato dall’attuale Amministrazione Comunale, che ha messo in atto alcuni interventi di rigenerazione di parti di città (Parco del Gaggin, Parco delle Rose), e si basa sull’idea di rilanciare risorse esistenti, ormai degradate, e adeguarle a nuove necessità e bisogni del territorio, integrandole con l’esistente e riducendo il consumo del suolo, in un’ottica di sostenibilità e sviluppo ambientale e paesaggistico.
L’area oggetto dell’intervento, di 5.500 metri quadrati, è quella del cosiddetto “Transatlantico” di Seveso, che fu dedicata a un impianto sportivo, in particolare natatorio, inaugurato a inizio degli anni Sessanta e che ha avuto poi un utilizzo discontinuo. All’epoca della realizzazione costituì un importante polo attrattivo e sociale per gli abitanti di Seveso e per le aree limitrofe della Brianza. Infatti la possibilità di usufruire di servizi quali le piscine e la vasca per i tuffi resero ben presto l’impianto decisamente molto frequentato soprattutto dai giovani. Purtroppo le funzioni della struttura vennero bruscamente interrotte dall’incidente chimico verificatosi nello stabilimento Icmesa di Meda nel 1976, che inibì in maniera incisiva qualsiasi attività di natura sociale, sportiva, nonché di relazione offerte dal centro natatorio, che non riprese mai appieno la sua attività, peraltro accompagnata anche da lunghi periodi di chiusura dovuta a plurime e poco efficaci strategie gestionali. L’impianto venne definitivamente chiuso nel 2006.
Oggi il comparto si trova pressoché in uno stato di totale abbandono e forte degrado, in parte smantellato e demolito, sia per quanto riguarda le aree esterne che nelle parti edificate. Il progetto proposto ha l’obbiettivo di recuperarne l’originaria vocazione sociale riadattandola alle nuove esigenze avanzate dalla cittadinanza e associazioni territoriali che da anni ne chiedono la riqualificazione.
L'intervento di recupero
L’intervento si prefigura di pervenire alla riqualificazione della facciata originaria dell’edificio, rivalorizzandone i tratti originari per l’intero sviluppo del comparto posto in fregio alla Via Ortles, creando così un elemento distintivo e di collegamento con il passato. Si prevede di sostituire l’attuale recinzione in pannelli ciechi di calcestruzzo con una nuova recinzione trasparente e leggera. In egual misura si intende rendere maggiormente trasparente il portale di
accesso all’area. Per l’interno dell’area il progetto prevede la riqualificazione con la realizzazione di campi da gioco polifunzionali per le attività di calcio a 5, tennis e padel, senza pregiudicarne il potenziale ampliamento/sviluppo futuro.
I campi da gioco saranno serviti da zone spogliatoio e bar realizzate a moduli, che potranno essere, nel tempo, ampliati in funzione di nuovi e futuri interventi sull’area. I nuovi locali di servizio occuperanno circa due terzi del sedime dell’attuale edificio. Il fabbricato esistente sarà, per la parte interna all’area, demolito e adeguato con
l’installazione di nuovi impianti e reti tecnologiche. Per le vecchie vasche se ne disegna il riempimento per far posto ad aree gioco e a verde qualitativo con alberature, percorsi e arredi. Si prevede di installare impianti a pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e di realizzare cisterne per il recupero dell’acqua piovana per usi irrigui e pulizia delle aree esterne.
Un'intervento che fa da ponte con il passato
“Sono contento che Regione Lombardia ci abbia dato l'opportunità di presentare un simile progetto – dichiara il sindaco Luca Allievi - L'idea che sottoponiamo è quella di rigenerare un'area strategica del nostro territorio, esigenza molto sentita anche da parte della popolazione, con una riqualificazione che non perda però il ricordo e il ‘ponte’ con il passato. Nelle ultime settimane, proprio mentre stavamo predisponendo questo progetto da sottoporre a Regione, ho inoltre riscontrato un rinnovato interesse da parte anche di diversi operatori privati per la riqualificazione a fini sportivi dell'area. Credo quindi che, dopo molti anni di attesa, potremmo essere veramente vicini alla riqualificazione e al rilancio dell'area ‘ex Piscine’ di Via Ortles”.
Un punto di riferimento per uno stile di vita sano
“La riqualificazione dell’edificio e delle vie adiacenti – aggiunge l’assessore ai Lavori Pubblici e al Patrimonio, Alessia Borroni – è essenziale per restituire a tutti i cittadini una struttura funzionale e fondamentale con la quale si possano raggiungere i requisiti qualitativi dell’abitare la Città di Seveso, indicati dalla nostra Amministrazione nel programma di mandato strategico amministrativo. Il progetto di rigenerazione urbana dell’area ‘ex Piscine’ ha come obiettivo la
realizzazione di un centro sportivo che sia anche riferimento di uno stile di vita sano e sostenibile, valorizzando la valenza sociale dell’impianto e favorendone il suo utilizzo a tutti. La riqualificazione urbanistica dell'area sarà garantita anche da una gestione economica improntata alla costante attenzione sulla qualità dell’impianto, attraverso successive implementazioni delle strutture sportive e delle attività insediate”.