Vaccini in Lombardia. Fontana chiede le dimissioni ai vertici di Aria. “Altrimenti azzererò il Cda”
In caso contrario Fontana ha fatto sapere che disporrà l’azzeramento del Cda, affidando la gestione della società al direttore generale Lorenzo Gubian.
"I disservizi informatici che si sono registrati nel corso della campagna vaccinale (recentemente a Como, Cremona e in Brianza) hanno creato disagi a molti nostri cittadini e hanno inficiato il lavoro di tutti gli operatori -sanitari e non - che stanno lavorando con grande impegno e professionalità nei diversi Centri vaccinali".
Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, incontrando la stampa nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 22 marzo.
Vaccini in Lombardia. Fontana "Chiesto ai membri di Aria di fare un passo indietro"
"È questo il motivo - ha aggiunto il presidente Fontana- per cui ho chiesto ai membri del CDA della società ARIA di fare un passo indietro. In caso contrario disporrò l'azzeramento dello stesso, affidando al direttore generale Lorenzo Gubian, di recente nomina, la guida della società".
"Situazioni di criticità, come quelle verificatesi del fine settimana - ha continuato - offrono una immagine distorta dei risultati già oggi raggiunti: il totale delle vaccinazioni in Lombardia è 1.231.413; quelle somministrate agli Over 80 sono 322.568, più 60.000 nelle Rsa. Quindi, la percentuale di chi ha ricevuto una dose degli Over 80 che hanno aderito (circa 600.000), supera di gran lunga il 50%, in linea con ciò che accade nel resto del Paese".
"Piu in generale, a titolo di esempio - ha concluso il governatore - in tutta Italia sabato sono state inoculate 120.000 dosi. Di queste, in Lombardia ne sono state fatte 30.000 che, in percentuale, corrisponde a un quarto di tutte le vaccinazioni nel Paese. Il nostro obiettivo è quello di vaccinare tutti i lombardi ammesso che arrivino le dosi necessarie dato che a fine mese le scorte a disposizione saranno esaurite”.
Le critiche di Letizia Moratti
A scagliarsi contro Aria spa, in passato già fortemente criticata dal consulente della campagna vaccinale Guido Bertolaso, era stata l’assessore al Welfare e vicepresidente regionale Letizia Moratti. «Per il buon proseguimento della vaccinazione le cose che non funzionano vanno cambiate e su Aria Lombardia servono decisioni rapide e drastiche – aveva scritto domenica (21 marzo) su Twitter -. I cittadini non devono pagare le inefficienze della burocrazia, Regione Lombardia deve loro offrire soluzioni e non problemi. Vacciniamo».
Un’uscita che non lasciava presagire un futuro roseo per la centrale acquisti del Pirellone, alla quale però non erano seguite altre prese di posizioni ufficiali all’interno della giunta regionale lombarda.