Anci Lombardia "Valutare didattica in presenza fino ai 14 anni"
L'Associazione scrive al Ministro dell'Istruzione e al Governatore Fontana.
Scuola, Anci Lombardia chiede al Ministro di valutare ripresa attività didattiche per tutti gli alunni della fascia 0-14 anni. L'Associazione scrive al Ministro dell'Istruzione e al Governatore Fontana.
Anci Lombardia chiede la didattica in presenza fino ai 14 anni
Anci Lombardia, con una lettera inviata al Ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi, e al Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, "chiede di valutare la possibilità di estendere la riapertura delle scuole anche agli alunni delle classi seconde e terze della Scuola Secondaria di I grado, anche in “zona rossa”.
La richiesta è stata avanzata a seguito dell'annuncio "della probabile riapertura dei servizi educativi e delle scuole, sino alla prima classe della Secondaria di I grado, a partire da mercoledì 7 aprile 2021, anche per i territori inseriti nelle cosiddette “zone rosse”."
"Un passo positivo verso la normalità"
L'Associazione dei Comuni lombardi considera "la notizia un passo positivo e significativo verso l’auspicata normalità", nella consapevolezza "che bisogna fare i conti con i dati relativi all’emergenza sanitaria ma riteniamo che si possano valutare soluzioni per sperimentare la ripresa delle attività educative e didattiche secondo le modalità attuate nei mesi scorsi, pur con la dovuta prudenza e garantendo le misure di sicurezza previste dalle norme in vigore."
"Valutare interventi dove sussistono i problemi"
Nella lettera inviata al Ministero e alla Regione il Presidente Guerra evidenzia che "nel caso vi fossero accertate controindicazioni a tale estensione, magari limitate ad alcune realtà, si potrebbero valutare con i Comuni interessati gli interventi necessari per risolvere i problemi.
Anci Lombardia si dichiara disponibile da subito ad un confronto con gli enti preposti, in modo da garantire la ripresa delle attività educative e didattiche per tutti gli alunni della fascia 0-14 anni, anche per evitare affollamento in situazioni informali e meno controllate e protette rispetto alle scuole."