Misinto

Nascondeva la cocaina tra le uova in un pollaio: 30enne finisce in carcere

E' accaduto a Misinto. In casa l'uomo aveva anche 26mila euro in contanti.

Nascondeva la cocaina tra le uova in un pollaio: 30enne finisce in carcere
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Nascondeva la cocaina tra le uova in un pollaio: 30enne marocchino finisce in carcere. Nella sua abitazione i Carabinieri hanno trovato anche 26 mila euro in contanti. E' accaduto a Misinto.

Nascondeva la cocaina tra le uova in un pollaio

Non proprio una sorpresa di Pasqua quella che si sono trovati di fronte i Carabinieri di Lentate sul Seveso nella giornata di lunedì, 29 marzo. All'alba i militari hanno bussato alla porta di una casa di Misinto abitata da un 30enne marocchino ricercato dai Carabinieri.

Non avendo alcuna risposta, mentre un nucleo di militari ha continuato a cercare di verificare la presenza di qualcuno nell’abitazione, un’altra aliquota ha iniziato ad ispezionare un vicino pollaio, le cui particolari precauzioni di chiusura hanno sin da subito destato sospetti, via via rafforzatisi.

L'ispezione nel pollaio

Dopo un primo lucchetto e le difficoltà riscontrate nel reperire la chiave, infatti, varcato il cancello ed entrati tra gli animali nella gabbia, i militari si sono dovuti fermare davanti ad un’altra porta chiusa da un lucchetto. Forzato il chiavistello la sorpresa, non propriamente di Pasqua: oltre mezzo chilo di cocaina per un valore complessivo di circa 50.000 euro.

Considerato che il pollaio risultava di proprietà di un 80enne, che malato lo aveva temporaneamente affidato proprio all’uomo ricercato, è stato richiesto l’intervento di un fabbro per forzare la porta della casa, salvo poi trovare proprio il trentenne asserente di non aver sentito nulla e di essersi appena svegliato.

In casa anche 26mila euro

La perquisizione nell’abitazione ha portato al rinvenimento di 26.000 euro in contanti.

Il 30enne, irregolare sul territorio nazionale, con precedenti per reati contro la persona e inosservanza alle leggi sull'immigrazione, è stato tratto in arresto e associato presso la casa circondariale di Monza in attesa del rito direttissimo. Rito che si è svolto nella mattinata di ieri in remoto con gli uffici del Tribunale del capoluogo brianzolo, conclusosi con la convalida dell'arresto e l'emissione della misura cautelare della permanenza in carcere.

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