Rischi di infiltrazione mafiosa, interdizione per un'azienda di Cornate
Il provvedimento è stato firmato dal Prefetto Patrizia Palmisani.
Possibili rischi di infiltrazione mafiosa, interdizione per un'azienda di Cornate. Il provvedimento è stato firmato dal Prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani.
Attività di trasporto merci su strada
L'annuncio del provvedimento è arrivato nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 31 marzo 2021. A firmarlo, come detto, è stato il Prefetto di Monza e Brianza Patrizia Palmisani: il nuovo provvedimento interdittivo è stato indirizzato verso una società impegnata in attività di trasporto di merci su strada per conto terzi e commercio all’ingrosso di auto usate, con sede legale nel Comune di Cornate e un’unità operativa nel Comune di Isola di Capo Rizzuto, località in Provincia di Crotone.
"A seguito degli approfondimenti istruttori effettuati con la collaborazione del Centro Operativo D.I.A. di Milano è emerso un quadro circostanziato sui possibili rischi di infiltrazione e di condizionamento, da parte della criminalità organizzata, delle scelte e degli indirizzi gestionali della società in questione - si legge nel comunicato stampa diramato dalla Prefettura - Sono stati rilevati, in particolare, collegamenti con soggetti riconducibili alle cosche Arena e Nicoscia di Isola di Capo Rizzuto (KR), alcuni dei quali condannati per appartenenza ad un’associazione di tipo mafioso, di cui all’art. 416-bis del Codice Penale, le cui ramificazioni sul territorio nazionale sono state oggetto di rilevanti procedimenti penali a Catanzaro e a Bologna".
Concreto pericolo di infiltrazione mafiosa
Immediato quindi l'intervento delle Forze dell'ordine, che hanno individuato un concreto pericolo di infiltrazione mafiosa. Per la precisione, di matrice 'ndranghetista.
"Gli elementi acquisiti sono stati poi condivisi con i rappresentanti delle Forze di polizia nel corso di un incontro del Gruppo Interforze Antimafia della Prefettura di Monza e della Brianza, all’esito del quale è stata rilevata la sussistenza di un concreto pericolo di infiltrazione della società in parola da parte di consorterie riconducibili alla criminalità organizzata di matrice ‘ndranghetista".
Si tratta del secondo provvedimento disposto dall’Ufficio Antimafia della Prefettura di Monza e della Brianza nel corso dell’anno 2021 (un’interdittiva e un aggiornamento confermativo dell’attualità del pericolo di infiltrazione), che fa seguito ai 22 adottati nel triennio 2018-2020 (6 interdittive nel 2018; 7 interdittive nel 2019; 7 interdittive e 2 aggiornamenti nel 2020).