Dopo le condanne “riabilitato” il Celeste: restituito il vitalizio a Formigoni
Il lecchese, ex Governatore di Regione Lombardia, tornerà a percepire 7000 euro al mese.
Dopo le condanne “riabilitato” il Celeste: restituito il vitalizio a Formigoni. Lo ha stabilito ieri, martedì 13 aprile 2021 il Senato della Repubblica a seguito del ricorso presentato dal lecchese, ex Governatore di Regione Lombardia.
Formigoni “riabilitato”: restituito il vitalizio
La commissione contenziosa di Palazzo Madama ha deciso infatti di annullare la delibera che prevedeva la sospensione del vitalizio (che Formigoni aveva maturato in qualità di senatore per tre legislature) in base alle sue condanne a partire da quella definitiva a 5 anni e 10 mesi per corruzione nell’ambito dello scandalo sanitario Maugeri-San Raffaele.
Secondo i giudici Formigoni aveva ricevuto oltre 400mila euro, tra contanti, orologi, spese per viaggi tra il Sudafrica e la Croazia e il noleggio di jet e barche da Guarischi, per conto di un imprenditore, in cambio dello sblocco di stanziamenti. Soldi ai quali vanno aggiunti i benefit che la Procura aveva quantificato addirittura in oltre 6 milioni di euro.
Dopo la condanna definitiva Formigoni era stato trasferito in carcere dove era rimasto per cinque mesi sino alla concessione degli arresti domiciliari che sta tutt’ora scontando a Milano.
Proprio mentre si trovava ai domiciliari la Corte dei Conti, nel settembre del 2019 lo aveva anche condannato a pagare un maxi risarcimento da 47 milioni di euro alla Regione. Diversi i sequestri effettuati nei confronti dell’ex numero uno di Regione Lombardia, che ha quindi presentato ricorso contro la sospensione del vitalizio per “indigenza”.
Una richiesta la sua che come detto ieri è stata accolta con il ripristino dell’indennità da 7000 euro al mese.