Primo Maggio 2021: "Non c'è nulla da festeggiare"
Matteo Mondini: "Sarà davvero festa solo quando sul lavoro non ci saranno più vite spezzate".
Primo Maggio 2021: l'amara riflessione di Matteo Mondini, vittima di un infortunio sul lavoro nel 2010 a Monza.
Primo Maggio 2021
“Oggi si celebra la Festa dei lavoratori, ma purtroppo non c’è nulla da festeggiare”. Lo sostiene Matteo Mondini, il 39enne cesanese vittima, più di dieci anni fa, di un infortunio sul lavoro a Monza.
"Una strage inaccettabile"
In un post pubblicato oggi, 1 maggio, sui social, il "guerriero di Cesano Maderno" che porta in giro per l'Italia, nelle scuole e nelle ditte, il messaggio "Si lavora per vivere, non per morire", ha messo nero su bianco la sua dura riflessione: “C’è una strage di lavoratori che ogni giorno continua, da inizio anno sono 211 le vittime sui luoghi di lavoro, è inaccettabile".
Un braccialetto nero
Nella foto, Mondini indossa un braccialetto nero "in segno di lutto, per sensibilizzare e dedicare questa Giornata a tutti gli angeli caduti sul lavoro, alle loro famiglie che versano lacrime amare, a tutti i mutilati ed invalidi sul lavoro come me e alle loro famiglie, perché devono affrontare ogni giorno grosse difficoltà ma non mollano mai - spiega - Sarà un bel 1 Maggio quando fermeremo questa strage, quando non ci saranno più vite spezzate".
L'infortunio a Monza nel 2010
Era il 22 ottobre del 2010 quando il cesanese fu investito da una scarica elettrica mentre ristrutturava un negozio di Monza. Da allora ha dovuto subire trentacinque interventi, tra cui quelli per l’amputazione del braccio destro e per l’impianto di un pacemaker. Ma non si è arreso. Anzi, ha deciso di trasformare la rabbia in opportunità per diffondere la cultura della prevenzione.