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Cambio della guardia alla guida dell'Avis Carate Brianza

Dopo otto anni e due mandati Federica Vernò passa il testimone a Fausto Parravicini, classe 1961, eletto al timone del nuovo direttivo del gruppo comunale

Cambio della guardia alla guida dell'Avis Carate Brianza
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Passaggio del testimone alla guida dell’Avis comunale, che raggruppa i donatori dei comuni di Carate Brianza, Triuggio e della frazione di Tregasio.

Un nuovo presidente per l'Avis Carate Brianza

Dopo otto anni, secondo quanto stabilisce lo Statuto dell’associazione dei volontari del sangue, Federica Vernò ha lasciato la presidenza del direttivo. Al suo posto è stato nominato Fausto Parravicini, classe 1961, figura e volto storico tra gli avisini. Al suo fianco, in qualità di vicepresidente, è stato riconfermato Romolo Corbetta. Nel nuovo consiglio dell’Avis anche due new entry: Sara Riboldi, giovane donatrice di Triuggio e Cristina Battista, elette per il prossimo quadriennio insieme ai consiglieri Massimo Colombo, Adelio Scotti, Luca Ballabio, Gioacchino Marella e Giacomo Carpinelli.

«Ringrazio di cuore tutti gli associati e i consiglieri del direttivo che hanno riposto la loro fiducia in me. Cercherò di proseguire l’impegno che in questi ultimi due mandati ha profuso la presidente uscente Federica Vernò, in particolare nella sensibilizzazione dei più giovani al tema della donazione», ha detto il neopresidente, contitolare della storica tipolitografia «Moscatelli» di corso della Libertà. Una realtà di volontariato importante e molto attiva quella che Parravicini è stato chiamato a guidare nei prossimi quattro anni. A dirlo sono anche i numeri dell’Avis cittadina che, oggi, conta 912 donatori effettivi.

Il saluto della presidente uscente

«Lascio al termine di otto anni intensi - racconta Vernò - secondo quanto stabilito dallo Statuto, dopo due mandati consecutivi. Lascio dopo un anno difficilissimo, segnato dalla pandemia e che però ci ha visti comunque attivi, anche se abbiamo dovuto rinunciare ai nostri tradizionali appuntamenti annuali e conviviali. Il mio impegno nell’Avis non finisce di certo qui: continuerò a donare sangue e a mettermi a disposizione del direttivo. Ripercorro con soddisfazione un cammino iniziato tra il 2012 e il 2013 e segnato da passaggi significativi. Non posso non ricordare lo sforzo profuso per mantenere aperto il centro trasfusionale all’interno dell’ospedale, che rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello per noi e per i tanti donatori della zona. Un centro che abbiamo poi dotato di sei poltrone nuove, grazie ai contributi di Bcc Carate Brianza e della Bcc Valle del Lambro, che ci hanno sempre accompagnato e sostenuti».

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