La "guerra dell'acqua" inaugura la campagna elettorale
Il via libera del Consiglio comunale al nuovo pozzo per l'azienda Granarolo scatena una bagarre politica
E’ già stato ribattezzato come il pozzo della discordia. Un durissimo scambio di accuse tra le forze di maggioranza e le minoranze che, di fatto, ha sancito l’avvio ufficiale della campagna elettorale che nel prossimo autunno porterà gli arcoresi ad eleggere il successore di Rosalba Colombo.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso.... delle polemiche
La goccia che ha fatto traboccare il vaso nei rapporti ormai tesissimi tra le forze politiche è stata la richiesta avanzata qualche mese fa da parte della Granarolo (ex Lat-Bri), il gruppo societario che da oltre 60 anni opera nel settore lattiero–caseario e che si trova al confine tra i territori di Arcore e Usmate, di realizzare un pozzo per estrarre acqua dalla falda.
Un nuovo pozzo
Il pozzo va ad aggiungersi ai tre già esistenti e, nelle intenzioni dei vertici della società, servirà per aumentare la produttività dell’impianto che si trova al confine tra Bernate e Velate. La richiesta della Granarolo è stata presentata attraverso una procedura ad hoc (Sportello unico per le attività produttive) ed è stata discussa durante il Consiglio comunale di mercoledì scorso.
Ad illustrarla l’assessore all’Urbanistica Roberto Mollica Bisci.
Il "no" di Lega, Forza Italia, M5Stelle e ImmaginArcore
Le forze di minoranza presenti nel parlamentino arcorese hanno votato no al provvedimento. Una presa di posizione che ha mandato su tutte le furie Pd e Lista Civica che hanno attaccato duramente i consiglieri di minoranza.
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