Al Museo di Lissone

Inaugurato il Premio Lissone come un "inno" ad arte e cultura

La pioggia di sabato non ha fermato la voglia di ripartire della storica struttura di viale Elisa Ancona. Ben 15 i premiati

Inaugurato il Premio Lissone come un "inno" ad arte e cultura
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Il Premio Lissone dopo un anno difficile, segnato dall'emergenza Covid, apre la stagione al Museo d'Arte contemporanea di Lissone che torna così ad essere protagonista del panorama culturale nazionale.

Ecco il Premio Lissone:

La pioggia battente, che ha colto a sorpresa il pubblico in viale Elisa Ancona, non ha fermato l’inaugurazione del Premio Lissone 2020-2021. Sabato sera, all’esterno del Museo d’Arte contemporanea, il sindaco Concetta Monguzzi e l’assessore alla Cultura Alessia Tremolada hanno infatti aperto la nuova edizione dello storico premio.

Dopo tanto tempo riapriamo il nostro museo al termine di un anno davvero difficile e vogliamo aprirlo con l’evento che ha reso unica la nostra struttura: con il Premio Lissone - ha sottolineato il primo cittadino - Spinti dalla voglia di ricominciare, abbiamo premiato ben 15 artisti. Tra loro ci sono sia i giovani che anche dei maestri già affermati sul piano professionale.

Ben 15 i premiati

Sono stati premiati tutti e 15 i partecipanti al concorso, un premio che simboleggia la ripartenza del mondo dell’arte e della cultura che nemmeno la pandemia di Covid 19 è riuscita a fermare.

E' con orgoglio che inauguriamo questa mostra che resterà aperta affiancando la nostra collezione storica - ha precisato Alberto Zanchetta, ex direttore del Museo e curatore della mostra - Molte delle opere qui conservate ci vengono chieste in prestito da musei di fama internazionale, questo deve riempirci di orgoglio.

L’esposizione sarà visitabile su prenotazione il mercoledì e venerdì dalle 10 alle 13. Il giovedì dalle 16 alle 23 il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19.

Le immagini dell'inaugurazione

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ConcettinaMonguzzi (Sindaco), Alessia Tremolada (AssessoreCultura) e Alberto Zanchetta (curatore) durante l'inaugurazione (2)
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Le immagini delle opere e i premiati

David Bowes, Giallo, 2016, polimero sintetico su tela, 35 × 30 cm
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Federico Lissoni, She was an illusion, 2019, acrilico, carta e pittura spray su tela, 100 × 70 cm
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Francesco Lauretta, Dottor Pasavento, 2020, olio su tela, 93 x 70 cm
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Giuditta Branconi, Decisa, secca, tetra (noblesse oblige), 2020, olio su lino, 150 × 200 cm
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Giulia Mangoni, Giorgio & il Drago di Broccostella (Notturno), 2020, olio su tela, 30 x 25 cm
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Jacopo Casadei, Allenamento delle 16, campetto di San Carlo, 2019, olio su tela, 40 x 30 cm
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PH MICHELE ALBERTO SERENI
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Massimo Kaufmann, Senza titolo, 2019, olio su tela, 80 × 120 cm
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Massimo Pulini, Interno rotto, 2020, olio su radiografia, 43 x 35 cm
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Massimo Pulini, Pneuma interno, 2020, olio su radiografia, 43 x 35 cm
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Patrick Tabarelli, {v3cF}, 2018, inchiostro all'acqua su carta di bambù intelata, 100x80cm
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Piero Mega, Sparring partner (Sean), 2021, tecnica mista su tela, 160 × 170 cm
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Sandro De Alexandris, Il velo dell'aria XVI. 2017, olio e pastelli su tela, 145X120 cm
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Silvia Capuzzo, Trovato miracoloso rimedio..., 2019, tecnica mista su tela 145 x 155 cm
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Simone Pellegrini, Mane d'agio, 2020, tecnica mista su carta, 76 x 136 cm
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Un'edizione "eccezionale" per una duplice ragione dunque: per l'eccezione alla regola che si è decisa di operare e per l'eccellenza degli invitati.

In base a una scelta intergenerazionale, gli inviti e i premi di quest'anno sono stati conferiti a David Bowes (Boston – USA, 1957), Luigi Carboni (Pesaro, 1957), Jacopo Casadei (Cesena, 1982), Massimo Kaufmann (Milano, 1963), Francesco Lauretta (Ispica, 1964), Federico Lissoni (Sesto San Giovanni, 1980), Giulia Mangoni (Isola del Liri, 1991), Piero Mega (Tortona, 1961), Simone Pellegrini (Ancona, 1972), Massimo Pulini (Cesena, 1958), Patrick Tabarelli (Villafranca di Verona, 1979).

A questi si aggiungono Sandro De Alexandris (Torino, 1939), al quale è stato assegnato il Premio alla Carriera, e i tre artisti più giovani, Stefan Milosavljević (Smederevo – Serbia, 1992), Silvia Capuzzo (Merano, 1996) e Giuditta Branconi (Sant’Omero, 1998) cui sono stati destinati i Premi in ricordo di Guido Le Noci, Gino Meloni e Francesco Santambrogio.

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