Caos a scuola, organico ridotto. Insorgono i genitori
Garantite solo 27 e non 40 ore alla De Amicis a Monza, lettera al Provveditorato
Una doccia fredda per i genitori della scuola De Amicis di Monza. Convinti di avere iscritto i figli a un tempo pieno, l'1 giugno 2021 hanno avuto una comunicazione davvero inaspettata: la scuola poteva garantire alla classe prima in partenza a settembre solo 27 e non 40 ore. Da qui la mobilitazione. "Come facciamo con il lavoro?".
Crisi di organico
Purtroppo alle prime classi non hanno assegnato le 40 ore e il rischio ora per una quarantina di famiglie della scuola primaria "De Amicis" di Monza è di iniziare un percorso scolastico di 5 anni a 27 ore, che per i genitori che lavorano, tra l'altro in periodo di pandemia con già tutte le chiusure e i problemi dell'ultimo anno, è un grossissimo disagio. Spiegano i genitori: "Si richiede ancora l’ennesimo sforzo a noi famiglie che durante questa pandemia abbiamo già dovuto affrontare parecchie mancanze, per non parlare di chi purtroppo si è ritrovato a perdere de tutto o parzialmente il lavoro". Da qui la mobilitazione per farsi valere.
Mobilitazione e lettera in Provveditorato
I genitori dei remigini hanno così scritto una mail al provveditorato (che però a due settimane ancora non ha risposto) e contestualmente hanno anche organizzato una raccolta firme per cercare di sensibilizzare e di farsi sentire perché l'Ufficio scolastico provinciale "si metta una mano sulla coscienza". "Sulla base della decisione del Provveditorato i bambini dovranno uscire tutti i giorni alle 13,30 (senza il servizio mensa), salvo un rientro alla settimana. E questo per i prossimi cinque anni. Noi avevamo iscritto i nostri bambini con una richiesta ben precisa: un progetto educativo e didattico più articolato e completo da 40 ore, nel quale gli insegnanti hanno il tempo e il modo di arricchire le giornate dei bambini, avendo la possibilità di condividere con loro ulteriori momenti di coesione e fiducia". Senza contare il problema lavorativo. Si legge infatti nella petizione: "La stragrande maggioranza lavora a tempo pieno e non sarebbe in grado di conciliare la propria attività lavorativa con una giornata scolastica così ridotta, a meno che non decida di devolvere il proprio stipendio a una baby sitter o di rinunciare addirittura al lavoro. Molti genitori, inoltre, stanno ancora affrontando le pesantissime ricadute sociali ed economiche di una emergenza sanitaria senza precedenti e, anziché avere un aiuto, si trovano ora ad affrontare
l’ennesimo ostacolo".
Le richieste
Ma i genitori non puntano il dito contro la scuola. Da parte della dirigente scolastica dell'istituto c'è stata grande attenzione, ha sempre cercato di coprire con il suo organico le ore. Poi il Covid e tutta la burocrazia ci ha messo lo campino. "E anche nell’ipotesi in cui la Dirigente Scolastica riuscisse a coprire le ore mancanti destinando le risorse a disposizione alle future classi prime, è evidente che potrà farlo solo sottraendo tali risorse a qualcun altro: forse a un bambino che avrebbe bisogno di ore di potenziamento, o a una classe che avrebbe la necessità di un supplente, o a un insegnante che vorrebbe promuovere un progetto didattico e che non può farlo. Tale decisione nuocerà non solo ai genitori delle future prime, ma a tutta la scuola Primaria De Amicis. Alla luce di tutto questo chiediamo di fare una scelta di buon senso, lucida e coraggiosa e di assegnare l’organico per il tempo pieno alle future classi prime della Scuola De Amicis".