Taglio di 121 alberi a Varedo, il sindaco ci ripensa
In via Sant’Aquilino un gruppo di cittadini era già pronto a dar battaglia ma Filippo Vergani ha bloccato il progetto "Interverremo solo su piante malate e marciapiedi"
Si dovevano tagliare 120 alberi in via Sant’Aquilino a Varedo, il sindaco Filippo Vergani ci ha ripensato. Il primo cittadino ha bloccato il progetto deliberato dalla Giunta a metà maggio che prevedeva l’abbattimento del cospicuo numero di essenze per procedere con la piantumazione di 160 alberi di specie meno invasive, cioè che non creano problemi a marciapiedi e grondaie.
Ma un gruppo di residenti della via, contrari al progetto, si è subito mobilitato in difesa degli alberi. "A nostro parere si trattava di un intervento sproporzionato, le piante malate e quelle che ostacolano il passaggio pedonale rappresentano la minima parte, abbattere tutto il viale significava perdere un patrimonio di verde pubblico che avrebbe richiesto molti anni per essere ricostituito" ha spiegato Giuliano Cavallini, uno dei promotori della raccolta di firme contro il taglio delle piante.
Taglio di 121 alberi a Varedo, il sindaco ci ripensa
Dopo un incontro tra Vergani e i cittadini però, i programmi dell’Amministrazione sono cambiati.
"Dopo averci ascoltato, il sindaco si è reso disponibile ad adottare un approccio selettivo, mirato a sostituire le sole piante malate e quelle problematiche, preservando tutte le altre" ha spiegato Cavallini. Verranno dunque sistemati i marciapiedi nei mesi di giugno e luglio, mentre in autunno si procederà con la potatura delle piante sane.
"Ho ascoltato la voce dei cittadini e sono tornato sui miei passi - ha ammesso Vergani - così abbiamo deciso di bloccare il progetto e non di non tagliare più tutte le piante".
Poiché non tutti i marciapiedi sono danneggiati dalle radici, si rifaranno solo quelli sconnessi: "Valuteremo come intervenire sulla pianta nel caso in cui le radici abbiamo creato danni particolarmente evidenti" ha aggiunto il primo cittadino.
Tuttavia il sindaco ha precisato che il progetto predisposto da un agronomo aveva una finalità ben precisa. Per realizzarlo l’Amministrazione comunale aveva messo in conto un investimento di 110mila euro.
"Il progetto guardava al futuro perché prevedeva la piantumazione di quattro tipologie di essenze più adeguate al contesto del viale rispetto a quelle esistenti che esistenti creano problemi a marciapiedi con le radici, rendendoli pericolosi per i pedoni, e alle grondaie delle case, con le foglie" ha spiegato.
Interrogazione in Consiglio comunale
Si è interessata alla questione anche la lista civica Insieme per Varedo-Uniti per Varedo che ha presentato un’interrogazione in Consiglio comunale.
"Da anni chiedo un regolamento del verde, invece si continua a procedere con interventi senza pianificazione - si è lamentato il consigliere Stefano Zini - Mi ero già opposto al taglio degli alberi in via Kennedy, semmai servono le potature, che vedono fare solo ultimamente perché siamo in campagna elettorale".
Pronta la replica del sindaco: "Mi dispiace solo che non si sia ricandidato sindaco Zini, perché avremmo visto alle elezioni, con il voto dei cittadini, se l’Amministrazione ha lavorato solo negli ultimi sei mesi o in questi cinque anni".