La fede di un giovane usmatese alla corte di Papa Francesco
Il 23enne Samuele BRambilla è stato invitato in Vaticano per provare a dare vita a una collaborazione che si pone l’obiettivo di rinnovare l’aspetto liturgico delle celebrazioni eucaristiche
Dalla piccola Usmate Velate al soglio di San Pietro per portare a Papa Francesco una grande testimonianza di fede. Sarà un’esperienza indimenticabile quella che si appresta a vivere Samuele Brambilla, 23enne residente in paese, invitato in Vaticano per provare a dare vita a una sinergia che si pone l’obiettivo di rinnovare l’aspetto liturgico delle celebrazioni eucaristiche.
La fede di un giovane usmatese alla corte di Papa Francesco
Una passione che nel corso del tempo si è trasformata in una vera e propria vocazione laica che il giovane ha deciso di coltivare con grande dedizione e soprattutto spirito di servizio verso la comunità. Non a caso, lo scorso anno, ha anche fondato «Il Nazardo», associazione culturale dedicata alla musica liturgica. Ora, per lui, si aprono le porte di una straordinaria possibilità: quella di incontrare il Santo Padre e consegnare direttamente a lui la propria esperienza.
"Da sempre sono un grande appassionato di liturgia, perché in essa vedo la privilegiata via per incontrare il Signore - spiega Samuele - Grazie ad alcuni amici che vivono in Vaticano ho avuto la possibilità di portare il mio vissuto all’attenzione di alcune figure di spicco del Vaticano e che hanno, successivamente, deciso di invitarmi personalmente. Durante il soggiorno a Roma avrò la possibilità di essere ricevuto da monsignor Guido Marini, cerimoniere e maestro delle liturgie pontificie: sarà l’occasione di portare il nostro percorso di associazione. Un’esperienza unica che culminerà nell’incontro con Papa Francesco, a cui avrò l’onere e l’onore di offrire in dono una particolare stola rossa confezionata personalmente dalla ditta “Mario Baldrighi” di Monza"
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