Il progetto

Il "matrimonio" del commercio tra Desio e Seregno

Benedizione dei vertici alla fusione tra le due Confcommercio

Il "matrimonio" del commercio tra Desio e Seregno
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Il «matrimonio» tra Seregno e  Desio? S’ha da fare, eccome se s’ha da fare. Almeno per quanto concerne la Confcommercio

L'unione tra le due realtà di Desio e Seregno

Sul progetto che  vedrà il commercio  camminare passo passo, mano nella mano con Desio, arriva la benedizione anche da Seregno.
Nonostante qualche timore «campanilistico» i vertici cittadini di Confcommercio hanno le idee chiare.

«Siamo davanti a una straordinaria opportunità che ci darà più forza sindacale e più rappresentatività sul territorio – osserva il presidente dell’associazione territoriale di Seregno, Ermanno Gatti – Si tratta di un grande progetto, condiviso dai due direttivi di Seregno e Desio, che di fatto darà vita a una nuova associazione, mettendo insieme le esperienze e le competenze di due realtà storiche della Brianza con i nostri negozi di lunga tradizione. Un progetto che non nasce dal caso».

Nelle intenzioni dei due promotori, Desio farà valere il suo forte legame verso il territorio di Milano, mentre Seregno, più tradizionalmente legata ai Comuni del nord della Brianza, porterà in dote quella rappresentatività che finora l’hanno fatta avvicinare fino ai primi Comuni della Brianza lecchese.

«Se ragioniamo in questa prospettiva possiamo davvero pensare a un qualcosa di ambizioso che ci potrà dare tante soddisfazioni. E’ un progetto che muoverà a piccoli passi attraverso passaggi burocratici importanti che riguarderanno in primis lo statuto e il personale che troverà adeguata collocazione, anzi ne verrà valorizzato da questa novità – aggiunge Gatti – Certo, c’è tanta curiosità anche per quello che potrebbe essere il nuovo nome dell’associazione, ma per il momento preferisco concentrarmi sula sostanza e sul convincimento che tutto verrà definito e studiato nei minimi particolari da qui a dicembre».

Ma le preoccupazioni non mancano

Nonostante la condivisione di idee, Gatti non nasconde che qualche timore, legato a possibili rivalità o campanilismi, poteva essere percepito nell’aria, ma ogni discorso al riguardo sembrerebbe essere chiuso sul nascere: «Erano pensieri che si facevano, invece tutti sembrano aver recepito lo spirito del progetto. Del resto, non voglio dire che da soli era impossibile andare avanti, ma questa novità può essere davvero una grande opportunità».
Una sorta di rivoluzione che il referente seregnese vuole portare avanti nel nome di Enrico Origgi, presidente di Confcommercio Desio, morto a maggio: «Era un collega, un amico, un maestro. Questo progetto era partito dai vertici di Confcommercio, ma Enrico ne aveva capito subito le potenzialità. Completare questo percorso sarà un riconoscimento anche per lui».

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