Gli Alpini di Veduggio hanno spento quarantacinque candeline
Tanti auguri alle Penne nere che ieri, domenica, hanno festeggiato l'importante traguardo

Hanno ripetuto tante volte «grazie», anche se quello più grande e sentito se lo meritano proprio loro dopo quarantacinque anni di attività generosa. Gli Alpini di Veduggio con Colzano hanno festeggiato ieri mattina, domenica 4 luglio 2021, l’importante anniversario: le baite coperte dal tricolore, uno stuolo di cappelli con la piuma, le associazioni con i gonfaloni, la Brianza Parade Band, le autorità e tanta gente comune.
Quarantacinque anni di servizio
E’ stata quindi una cerimonia rispettosa delle normative anti Covid ma non per questo meno significativa. Dopo l’alzabandiera davanti al monumento adiacente la sede di via della Valletta e la benedizione delle Madonnina incastonata in un tronco, alle 9,30, nel vicino parco don Gnocchi, è stata celebrata la messa presieduta dal parroco, don Antonio Bertolaso, ed animata dal coro alpino «Il rifugio» di Seregno.
Il sacerdote si è rivolto ai festeggiati con la confidenza propria degli amici.
«Ringrazio gli Alpini per tutto quello che hanno fatto per la comunità e per la Chiesa: ogni volta che ho chiesto il loro aiuto, sono sempre stati presenti - ha assicurato durante l’omelia - Con Ambrogio (Beretta, tra le colonne del gruppo, ndr) c’è voluto qualche momento per intenderci all’inizio ma, quando c’è buona volontà, si trova il modo per camminare insieme».
Alpini, patrimonio della Nazione
Al termine dell’Eucarestia, la parola è andata al capogruppo Enrico Fumagalli. Nel 1976 era un ragazzo che faceva ancora il servizio di leva quando le Penne nere muovevano i primi passi in paese. «Auguro al nostro gruppo e a tutti i gruppi alpini lunga vita affinché non manchi mai l’impegno al fianco di chi ha bisogno», ha affermato. E’ stata poi la volta del vice presidente vicario dell’Ana Monza, Carlo Torreggiani, che ha invitato i protagonisti della giornata a «non mollare mai, siete Alpini!».
Infine, il sindaco Luigi Dittonghi. «Don Antonio ha detto che sono fortunato a poter contare su un numero così corposo di volontari: è vero e gli Alpini sono una parte fondamentale».
Il primo cittadino ha auspicato inoltre un impegno da parte dei rappresentanti politici volto a salvaguardare le Penne nere, patrimonio immenso dell’Italia a rischio a causa del venir meno del servizio di leva obbligatorio. Infine, è tornato a leggere un brano tratto da «Il cavallo rosso» di Eugenio Corti; a differenza del 25 Aprile, quando alcuni passaggi avevano sollevato un polverone, quelli scelti domenica hanno messo tutti d’accordo.
Premiate le colonne del gruppo veduggese
L’ultimo momento della mattinata è stato dedicato a chi ha fatto la storia degli Alpini veduggesi, ai quali è andata una pergamena: Gianfranco Cesana, Vittorio Colombo, Angelo Panzeri, Mario Molteni, Giuseppe Negri ed il primo capogruppo, Ferdinando Cappeller.