"Giornata storica per Besana": il semaforo delle 5 Frecce non c'è più
Ieri, martedì 6 luglio, i lampeggianti dei semafori all'incrocio hanno smesso di lampeggiare per sempre.
“Martedì 6 luglio, a suo modo, è una giornata storica: il semaforo alle 5 Frecce non c’è più. D’ora in poi il traffico veicolare potrà beneficiare della rotonda che stiamo costruendo e che porterà vantaggi per tutti”. Il sindaco Emanuele Pozzoli esprime tutta la sua soddisfazione per la novità del giorno. Ieri i lampeggianti dei semafori all'incrocio hanno smesso di lampeggiare per sempre.
Il semaforo delle 5 Frecce a Besana non c'è più
Al posto dei semafori la rotonda che collega che coinvolge nientemeno che la Sp6, viale Kennedy, via Garibaldi, via Vittorio Emanuele II e via Puccini. Un intervento complesso dunque. Basti pensare che l’opera era stata annunciata alla fine del mese di luglio dello scorso anno e soltanto l’1 febbraio sono iniziati concretamente i lavori sul posto. Dopo altri cinque mesi si è riusciti a spegnere il semaforo.
“La rotonda ha retto benissimo fin dall'apertura – afferma Pozzoli -. Basti pensare che pochi istanti dopo è stata percorsa da tre Tir e da una ambulanza. Teniamo presente che quella che si vede ora è leggermente più grande di quella definitiva, perché bisognava creare le condizioni per poter lavorare all'interno in sicurezza”.
"Il traffico sarà più scorrevole"
Sull'impatto il sindaco è fiducioso: “Mi aspetto che nelle ore di punta qualche incolonnamento ci sarà pure, ma complessivamente il traffico sarà più scorrevole. Penso anche ai momenti “morti” che bisognava trascorrere fermi al semaforo con il rosso quando non passava nessuno. Il miglioramento sarà evidente. Anche in termini di sicurezza. Questa, mi preme evidenziarlo, anche per i pedoni: perché ora ci sono collegamenti anche per loro. In generale dovrebbe calare l’incidentalità dell’incrocio. Da parte mia un enorme grazie agli uffici, perché comprendendo l’importanza di questo progetto hanno davvero fatto uno sforzo in più nell'interesse della collettività”.
I costi
Il costo totale dell’intervento è di 500 mila euro: 350 mila arrivano dalla Regione nell'ambito del Piano Lombardia promosso la scorsa estate per favorire la ripartenza post-Covid, mentre 150 mila euro sono stati individuati nel bilancio comunale.