Reati giù nell'area nord della Brianza. Sulla "movida" serve una strategia coordinata
Nel 2020 diffusa riduzione dei fenomeni criminali sull'area in esame. Tutti i dati sono stati illustrati ieri nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica.
Nella giornata di ieri, giovedì 15 luglio, si è svolta a Seregno la riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica convocato dal Prefetto Patrizia Palmisani al fine di analizzare l’andamento dei reati nell’area nord della Provincia di Monza e della Brianza con riferimento all’anno 2020.
Nell’occasione il Prefetto, accompagnata dal Questore e dai Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, ha incontrato i Sindaci e i rappresentanti delle Amministrazioni dei Comuni di Albiate, Barlassina, Besana Brianza, Briosco, Carate Brianza, Correzzana, Giussano, Lazzate, Lentate sul Seveso, Meda, Misinto, Renate, Seregno, Seveso, Veduggio con Colzano e Verano Brianza.
Reati giù nell'area nord della Brianza
L’analisi dei dati relativi ai reati denunciati nella porzione di territorio presa in esame – composta da 16 Comuni, per un totale di circa 220.000 residenti – ha consentito di rilevare una diffusa riduzione dei fenomeni criminali nel corso dell’anno 2020 rispetto al 2019.
Dopo aver esaminato il dato dei reati in generale (-16,98%), si è rivolta l’attenzione ad alcune fattispecie considerate di maggior impatto in termini anche di sicurezza percepita: -28,15% dei reati contro il patrimonio, -14,71% dei reati in materia di stupefacenti, -20% delle violenze sessuali e -30,43% dei maltrattamenti in famiglia.
I dati sui reati influenzati dall'emergenza sanitaria
Come già rilevato in altre occasioni, il dato del 2020 – coerente con quello provinciale e in media con la tendenza registrata sull’intero territorio nazionale – è stato influenzato dall’emergenza epidemiologica e dalle stringenti misure di contenimento del contagio adottate nella fase più acuta del trimestre marzo-aprile-maggio.
I controlli sono aumentati
In aggiunta a ciò, tuttavia, la tendenza registrata nel 2020 nell’ambito della Provincia di Monza e della Brianza è stata positivamente condizionata dalla piena operatività delle articolazioni territoriali delle Forze di polizia, istituite nel corso del 2019.
Sul piano del controllo del territorio, infatti, nella macroarea del nord della Provincia è stato rilevato un aumento del 32% delle persone identificate e del 40,4% dei veicoli controllati.
Massima attenzione alle situazioni di disagio
Una volta concluso l’esame dei dati sull’andamento dei reati, il Prefetto Palmisani ha ritenuto opportuno rinnovare a tutti i Sindaci l’invito a rivolgere la massima attenzione al monitoraggio del contesto territoriale di riferimento, al fine di intercettare tempestivamente – attraverso gli uffici dei servizi sociali, gli sportelli unici per le attività produttive e i Comandi delle Polizie locali – possibili segnali di disagio economico che potrebbero determinare non soltanto problematiche di carattere sociale, ma anche un aumento del rischio di infiltrazione della criminalità organizzata nell’ambito dell’economia legale.
Per la "movida" serve una strategia coordinata e iniziative condivise
L’incontro è stato anche l’occasione per svolgere una riflessione sul fenomeno della cosiddetta ‘movida’, con riferimento al quale nei giorni scorsi il Prefetto ha voluto condividere con i Sindaci della Provincia alcune indicazioni su possibili iniziative condivise da porre in essere in chiave preventiva e di contrasto.
Nella consapevolezza che il fenomeno non possa essere approcciato in una chiave esclusivamente securitaria, in quanto non sempre lo stesso si manifesta in comportamenti penalmente rilevanti, il Prefetto ha richiamato l’attenzione sull’importanza che le istituzioni facciano squadra promuovendo una strategia coordinata che consenta da una parte di sensibilizzare i cittadini sulla necessità di tenere comportamenti civili e responsabili, dall’altra di sostenere l’attività di controllo del territorio da parte delle Forze di polizia con iniziative di prevenzione, intervenendo in particolare nell’ambito della regolazione degli orari e delle
modalità di utilizzo degli spazi pubblici da parte degli esercizi di ristorazione, nonché del contrasto ad alcune condotte in grado di ingenerare allarme sociale e rischi per la sicurezza quali l’abuso di alcool e l’utilizzo di contenitori di vetro.