Vedano ricorda i suoi eroi, la lotta alla mafia e le Foibe
Posate anche due targhe in memoria di Ambrogio Rossi e Angelo Vimercati, deportati e uccisi nei lager nazisti
Una mattinata di inaugurazioni a Vedano al Lambro. Questa mattina sono state intitolate le due vie a Alda Merini e al magistrato Rosario Livatino e la nuova piazza dedicata ai martiri delle Foibe.
Vedano, mattinata di inaugurazioni
Inaugurato ufficialmente questa mattina, alla presenza del sindaco Renato Meregalli, del presidente del Consiglio comunale Patrizia Lecchi, dei consiglieri di maggioranza e opposizione e di don Paolo Confalonieri il nuovo vicolo dedicato alla memoria di Rosario Livatino il magistrato ucciso nel 1990 dalla criminalità organizzata per la sua lotta alla mafia.
Inaugurata anche una piccola strada, nella zona residenziale tra via Carducci e via Leopardi, dedicata alla memoria dell'indimenticata e geniale poetessa Alda Merini.
Accanto all'ingresso della sala consiliare del Comune, poi, è stata posata ufficialmente la targa della nuova piazza dedicata al ricordo dei martiri delle Foibe, le migliaia di italiani trucidati dalle milizie jugoslave nel secondo Dopoguerra in Venezia Giulia, Istria e Dalmazia.
Il ricordo degli eroi vedanesi
Il primo cittadino, poi, ha posato anche due targhe in memoria di Ambrogio Rossi (in piazza Bonfanti) e Angelo Vimercati (all'angolo tra via Villa e via Cortelonga), deportati e uccisi nei campi di concentramento nazisti, per i quali il prossimo anno saranno posate le prime due pietre d’inciampo.
Alla cerimonia hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni vedanesi e gli Alpini che, tra l'altro, hanno dato un importantissimo aiuto per documentare la storia dei due vedanesi deportati.
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