Assiste impotente alla morte dell'amico e compagno di scalata
La tragedia vissuta da un villasantese che non ha potuto fare nulla per salvare l'amico precipitato.
Ha assistito impotente alla morte dell'amico compagno di mille scalate ed escursioni in montagna.
A perdere la vita sabato della scorsa settimana, 17 luglio, è stato Franco Novati, architetto di 61 anni di Cantù. L'esperto scalatore stava affrontando l’ultimo tratto della via Bramani, sulla parete nord dello Zucco Bardesino, a Barzio, in Valsassina.
La tragedia vissuta dal villasantese Cambiaghi
Con lui c’erano Francesco Cambiaghi di Villasanta (al centro nella foto di copertina). Terza componente del gruppo, Maria Grazia Filpa, 42 anni, di Senna Comasco. Con i due amici l’architetto canturino aveva già scalato centinaia di volte.
La dinamica
Al momento dell’incidente Novati (primo a sinistra nella foto di copertina) secondo quando poi raccontato da Francesco Cambiaghi e Maria Grazia Filpa, era il primo di cordata. Ha iniziato l’ultimo tratto che portava alla vetta. Mancavano 50 metri per arrivarci. Dopo aver messo una fettuccia e un rinvio per assicurarsi, l'architetto ha fatto un movimento per prendere un appiglio. Nel momento in cui lo ha afferrato, si è staccato un grosso pezzo di roccia, che l’ha travolto. E' caduto, spezzando anche l’ancoraggio che aveva messo.
Lo ha soccorso, ma non c'era più nulla da fare
La dinamica dell’incidente ha reso impossibile qualsiasi tipo di intervento da parte dei suoi compagni di cordata, che hanno dato l'allarme e lo hanno poi raggiunto. Cambiaghi e Filpa hanno cercato di prestargli i primi soccorsi ma Franco Novati non ha più ripreso conoscenza.
Un servizio sul Giornale di Vimercate in edicola martedì.