Vimercate

Ponte di San Rocco: uno studio per verificarne stabilità e carrabilità

Per lo storico ponte necessaria una manutenzione straordinaria. Si valuterà anche se chiuderlo al traffico.

Ponte di San Rocco: uno studio per verificarne stabilità e carrabilità
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Il ponte di San Rocco, a Vimercate, finisce sotto i ferri. L’opera simbolo della città ha bisogno di un intervento di messa in sicurezza. E non si esclude anche la possibilità che, a lavori ultimati, il transito ai veicoli a motore possa venire definitivamente interdetto.

Serve una manutenzione straordinaria

Il primo passo è stato compiuto la scorsa settimana dall’Amministrazione comunale 5 Stelle, che  infatti licenziato una determina per l’affidamento di un incarico per la stesura di una relazione storico-artista sul ponte che si concentri in particolare sugli aspetti strutturali. Passaggio necessario poi a definire le opere che andranno a comporre un intervento di manutenzione straordinaria.

Incarico ad un professore

L’incarico è stato affidato al professore Graziano Alfredo Vergani, titolare degli insegnamenti di Storia dell’Arte Medievale, di Storia dell’arte moderna di Iconografia e Iconologia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Macerata, nonché autore di diverse pubblicazioni di divulgazione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico d’Italia ed in particolare della Lombardia. Una di queste proprio dedicata, nel 2005, al "Complesso del ponte di San Rocco" .

Verifiche anche sulla carrabilità

I rilievi e lo studio avranno anche la finalità di verificare la carrabilità dello stesso. Un tema centrale questo più volte affrontato dalle Amministrazioni comunali.

La storia del ponte

Le origini del ponte di San Rocco risalgono al III-IV secolo d.C., in tarda età imperiale. All’epoca era composto da cinque arcate. Nel XII secolo il ponte fu fortificato innalzando una prima torre, lungo il perimetro delle mura medioevali.  Due secoli dopo fu sopraelevata la torre esistente ed eretta una seconda torre ad est. Nel corso del tempo sono stati numerosi gli interventi di modifica, adeguamento e restauro.
Oggi il ponte, a schiena d'asino, a quattro arcate, ha una lunghezza di circa 28 metri per quasi 4 e mezzo di larghezza. Tra il 1819 e il 1820 fu compiuto un consistente intervento sull'antico manufatto, con la demolizione dell'arcata orientale e la sistemazione dell'alveo. Con l'ultimo restauro del 2002 è stato effettuato un generale intervento di consolidamento della struttura muraria, di pulitura e risanamento esteso all'intonaco della torre orientale.

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