I dati

Il tempo della tolleranza è finito: pronti i provvedimenti per i primi 202 sanitari non ancora vaccinati

Ats: "Ad oggi sono stati inviati 202 atti di accertamento per mancato obbligo vaccinale a coloro che non hanno risposto alla “prima lettera” (1152) e neanche alla “seconda lettera” e per i quali non risulta avvenuta vaccinazione".

Il tempo della tolleranza è finito: pronti i provvedimenti per i primi 202 sanitari non ancora vaccinati
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Il tempo della tolleranza è finito: pronti i provvedimenti per i primi 202 sanitari no vax nel territorio della Ats Brianza e quindi in provincia di Lecco e Monza. Si tratta di professionisti del campo della sanità che operano  che ora rischiano di essere sospesi dal servizio.

Il tempo della tolleranza è finito: pronti i provvedimenti per 202 sanitari non ancora vaccinati

L'obbligo di vaccinarsi per il personale attivo nella sanità, farmacisti compresi, è stato introdotto dal decreto anti Covid in vigore dal 7 aprile scorso. Per chi non si vaccina è prevista la sospensione dalla mansione (e conseguentemente dallo stipendio) oppure il trasferimento ad un altro incarico.

A distanza di quasi quattro mesi il percorso di "moral suasion" dell'Agenzia di tutela della salute è stato effettuato, passo per passo.

"Applicando il principio dell’obbligo vaccinale per le professioni sanitarie secondo quanto previsto da apposito decreto convertito in legge, ATS Brianza ha inviato circa 3600 lettere a operatori sanitari (di cui 764 medici e 877 infermieri) residenti nelle province di Lecco e Monza. - fanno sapere da Ats - I 3600 nominativi sono stati inviati ad ATS da Regione Lombardia che ha incrociato i dati degli iscritti alle professioni verificando l’avvenuta vaccinazione. Di questi sono circa 900 gli operatori sanitari iscritti agli ordini di Lecco, 2500 circa agli ordini di Monza e Brianza. La lettera chiede conferma delle mancata vaccinazione ed il motivo (per esempio un esonero sanitario in caso di accertato pericolo per la salute o per una recente positività al virus) o, chiaramente, documentazione di avvenuta vaccinazione, o prenotazione effettuata".

Ad oggi  sono già state inviate 1152 “seconde lettere” a coloro i quali era stata inviata “prima lettera” attraverso un indirizzo di posta certificata e che non hanno risposto entro i 7 giorni dal ricevimento della comunicazione ufficiale e che non risultano ancora vaccinati/prenotati.

In questi giorni si stanno anche analizzando le risposte ricevute alla “prima lettera”, così da verificare se la documentazione esibita è corretta o occorre procedere con la “seconda lettera”. Questa “seconda lettera” è un invito formale ad assolvere l’obbligo entro 7 giorni.

Cosa succede ora ai sanitari no vax?

Nei confronti di chi non risponderà verrà fatta segnalazione all’ordine professionale al quale risultano iscritti e al datore di lavoro. Il provvedimento del Governo prevede sia infatti l’Ordine a sospendere l’iscritto mentre è compito del datore di di lavoro cambiare mansione al dipendente individuando un incarico un un luogo o ruolo non ritenuto a rischio contagio. Dove questo non fosse possibile scatta quindi la sospensione senza retribuzione.

Ad oggi sono stati inviati 202 atti di accertamento per mancato obbligo vaccinale a coloro che non hanno risposto alla “prima lettera” (1152) e neanche alla “seconda lettera” e per i quali non risulta avvenuta vaccinazione. L’atto è stato inviato all’interessato e all’ordine di appartenenza e, con separato invio, al datore di lavoro, ove presente".

Un numero ufficiale, ma non definitivo, che potrebbe quindi ulteriormente salire.

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