Stanca dei fracassoni lancia bottiglie e barattoli dalla finestra rischiando di colpire una bambina
E’ successo venerdì sera della scorsa settimana durante una festa di compleanno che si stava celebrando in una pizzeria di San Donato.
Stanca del locale fracassone si è vendicata lanciando dalla finestra un barattolo di capperi, scatenando una vera e propria guerriglia urbana.
Stanca dei fracassoni lancia bottiglie e barattoli dalla finestra
Come riportato dal nostro settimanale (Giornale di Monza) in edicola questa settimana, il fatto è successo venerdì sera della scorsa settimana nel quartiere San Donato a Monza, dove un gruppo di giovani si è dato appuntamento in un bar pizzeria di via Franchetti per la festa di compleanno di un ragazzo. Intorno alle 10, mentre erano seduti a tavola nell’area esterna del locale, il gruppo è stato infatti improvvisamente bersagliato da un barattolo di capperi scagliato dalla finestra di un abitazione di via Giotto, il plesso di case popolari confinante proprio con il locale.
Sfiorati al volto una donna e alcuni bimbi
Un gesto inconsulto che ha subito scatenato il panico fra i clienti - in primis la compagna del festeggiato che, insieme ad una bambina, figlia di uno dei presenti, sono state sfiorate al volto dal barattolo di capperi - e seguito dopo una manciata di secondi anche dal lancio di una bottiglia di vetro. Che dopo essere rimbalzata sul tetto del gazebo si è frantumata ai piedi di un altro tavolo dove sedeva anche una donna con un bimbo piccolo in braccio. Di lì si è scoppiato l’inferno.
Nel caos generale alcuni ragazzi del gruppo si sono infatti diretti inferociti verso il caseggiato di via Giotto alla ricerca del cecchino. Cecchino che, da quanto emerso successivamente, sembrerebbe essere stata nient’altro che un’anziana signora stufa del continuo vociare proveniente dal locale.
Una vera e propria guerra
Arrivati nel cortile di via Giotto i giovani si sono dunque scontrati violentemente con i residenti che, risoluti nel difendere la presunta signora cecchino e nel dichiarare a loro dire la liceità del suo operato, hanno fatto capannello cercando di cacciarli via. Insulti, grida, spintoni, vetri rotti, vasi lanciati dalle finestre, la situazione è presto degenerata in una vera e propria guerriglia. Destando l’attenzione di mezzo quartiere.
Portato via un ragazzo, residenti inferociti contro la Polizia
A intervenire sul posto la Polizia di Stato che, a quanto è dato di sapere, avrebbe poi deciso per portare via uno dei giovani partecipanti alla festa, pare residente proprio in via Giotto. Seppure le motivazioni in merito non siano state chiarite la decisione ha finito col scatenare l’ennesimo caos. Alcuni residenti, forse amici o parenti del ragazzo, evidentemente contrari al fatto che fosse portato via, si sono infatti scagliati contro gli uomini in divisa con urla, fischi, insulti. Fra di loro anche una donna che, in evidente stato di agitazione, ha cominciato a battere la testa contro il muro.
Tutti contro tutti
Andata via la Polizia, e quando il clima generale è sembrato distendersi, sono poi improvvisamente ricominciate le provocazioni verbali dei residenti del plesso popolare verso i giovani. I quali, in men che non si dica, hanno di nuovo lasciato il locale e sono tornati nel cortile di via Giotto dando luogo a un altro chiassoso alterco. Terminato dopo parecchi minuti.
Nel locale di via Franchetti, intanto, il clima di tensione è rimasto alto per tutta la serata e diversi sono stati i clienti che si sono detti allibiti da quanto successo. Il gesto dell’anziana cecchina avrebbe infatti potuto trasformarsi in una vera e propria tragedia. Con anche dei feriti.
E’ già successo
Secondo alcuni dei presenti, peraltro, non sarebbe la prima volta che il bar pizzeria è preso di mira dai residenti di via Giotto. Che, pare, già in passato si sono dilettati a lanciare oggetti dalle loro finestre perché infastiditi dal vociare dei clienti.
Una versione, questa, che però non è stata confermata dai dipendenti del locale di turno durante la serata.
Al momento la dinamica più precisa dei fatti è ancora tutta da chiarire. Così come vanno meglio chiarite anche le cause che hanno portato la presunta nonna cecchina a un gesto così estremo che, solo per un caso fortuito, non si è trasformato in una disgrazia.