Concorezzo si prepara a celebrare la figura di San Rainaldo
Al via le iniziative legate al 700esimo anniversario della scomparsa del Beato.
Concorezzo si prepara a celebrare la figura di San Rainaldo. Presentate le iniziative organizzate in occasione del 700esimo anniversario della scomparsa del Beato.
Tanti gli eventi in programma
Nella mattinata di oggi, giovedì 2 settembre 2021, la Sala di Rappresentanza del Comune di Concorezzo ha ospitato la conferenza stampa di presentazione delle iniziative legate alle celebrazioni per il 700esimo anniversario dalla scomparsa del Beato. Un percorso iniziato circa tre anni fa e che troverà compimento nelle prossime settimane con una serie di interessanti eventi in programma. Su tutti, un convegno internazionale di tre gioni che richiamerà in paese professori provenienti da alcune tra le più importanti università italiane ed europee.
"Le iniziative sono state organizzate dal “Comitato promotore delle celebrazioni per il VII centenario di San Rainaldo da Concorezzo” nato ufficialmente l’11 settembre 2018. Fanno parte del Comitato: il Comune di Concorezzo, la parrocchia dei Santi Cosma e Damiano, la libreria La Ghiringhella e l’Archivio Storico della Città di Concorezzo - si legge in una nota diramata questa mattina dall'Amministrazione comunale - Tanti sono gli eventi proposti, alcuni dei quali di portata internazionale come il convegno dedicato alla figura di San Rainaldo che avrà luogo dal 9 all’11 settembre presso il cineteatro S. Luigi con la presenza di relatori provenienti dalle principali università italiane ed europee che daranno un importante contributo agli studi sulla figura di Rainaldo e sulle vicende storiche del suo tempo. Altro appuntamento di rilievo è la mostra “I mosaici antichi di Ravenna – Le fedeli riproduzioni dell’arte musiva ravennate in mostra a Concorezzo” allestita nelle sale di Villa Zoia dal 25 settembre al 31 ottobre con l’esposizione di mosaici realizzati dal Gruppo Mosaicisti dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna nel rispetto dei materiali e delle tecniche utilizzate nelle opere originali. Questa mostra è stata già ospitata in metropoli come New York, San Pietroburgo e Vienna. La mostra crea un ideale gemellaggio tra Concorezzo e la città di Ravenna, che ha visto San Rainaldo ricoprire la cattedra arcivescovile e dove riposa tuttora il suo corpo, costudito in un sarcofago nella Cappella della Vergine del Sudore nel Duomo. L’inaugurazione della mostra sarà anche l’occasione di riapertura al pubblico dell’ex aula consigliare di Villa
Zoia dopo i lavori iniziati nel 2018. Le celebrazioni del 700esimo anniversario vedono il patrocinio di: Camera dei deputati, Regione Lombardia, Provincia Monza Brianza, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Arcidiocesi di Ravenna-Cervia, Comune di Ravenna".
"Un'occasione di ripartenza per tutta Concorezzo"
Nel corso della conferenza stampa odierna, i relatori hanno sottolineato l'importanza di una manifestazione di altissimo profilo, sia dal punto di vista religioso che dal punto di vista culturale.
"Si tratta di un'importante occasione di ripartenza per tutta Concorezzo - ha spiegato il sindaco Mauro Capitanio - Siamo tutti reduci da un periodo non semplice e un evento come questo può essere utile per ripartire con slancio e gioia. Sono molto contento anche perché la mostra dei mosaici sarà l'occasione di riconsegnerà alla città la sua "casa della cultura", ossia Villa Zoja. Un altro aspetto importante di queste celebrazioni è lo straordinario impegno dei concorezzesi nelle fasi organizzative. Abbiamo raccolto, infatti, decine di adesioni da parte di volontari, cui va il nostro grazie, che si impegneranno all’interno della mostra come guide turistiche o come personale amministrativo".
Guardando alle date, le celebrazioni prenderanno ufficialmente il via il 9 settembre con l'inizio del convegno internazionale. Il 12 settembre è invece prevista la visita di monsignor Mario Delpini, cui farà seguito quella di monsignor Lorenzo Ghizzoni (arcivescovo di Ravenna-Cervia) il prossimo 31 ottobre.
"La comunità cristiana è lieta di poter annoverare tra i suoi avi la figura del Santo vescovo Rainaldo e di celebrarne santità con un convegno che aiuterà tutti a riscoprire l’alta misura del suo contributo alla società e alla Chiesa del suo tempo - ha commentato don Angelo Puricelli, parroco di Concorezzo - Le celebrazioni degli Arcivescovi di Milano e di Ravenna che apriranno e chiuderanno questo tempo di memoria ci aiuteranno a riscoprire la santità come via sempre moderna per affrontare le difficoltà del tempo presente e saranno un’occasione per tornare con rinnovato entusiasmo ad attingere a quell’inesauribile fonte di novità che è l’Eucaristia per la vita della Chiesa. Ci auguriamo di poter condividere con molti tanta ricchezza".
"Un evento eccezionale ed irripetibile"
Motore della manifestazione è stato sicuramente l'Archivio Storico di Concorezzo, che da circa tre anni lavora intensamente per la composizione del programma.
"Il VII centenario di San Rainaldo è un avvenimento eccezionale ed irripetibile nella vita di ognuno di noi - ha spiegato Stefano Meregalli, coordinatore del Comitato promotore e presidente dell'Archivio storico - La statura morale e l’indipendenza di giudizio pongono l’arcivescovo Rainaldo tra le figure all’avanguardia nell’Europa medievale. Abbiamo raccolto con entusiasmo il testimone dai nostri avi che nel 1921 organizzarono festeggiamenti imponenti; per noi ricordare Rainaldo significa ricordare chi siamo e da dove veniamo, riscoprire e rafforzare l’identità culturale e religiosa della nostra comunità".
A fianco del Comitato, come detto, alcuni dei più importanti storici nazionali e internazionali. Tra loro anche Gabriele Archetti, professore ordinario di Storia medievale presso la facoltà di Scienze della formazione all'Università Cattolica di Milano.
"La celebrazione di Rainaldo da Concorezzo, l’arcivescovo di Ravenna al tempo di Dante, è un’occasione per rileggere la nostra storia e quella della comunità che gli ha dato i natali. Avviene con una prospettiva di ricerca nuova che muove da domande attuali e coinvolge i diversi aspetti politico-religiosi e culturali in un momento cruciale per le sorti dell’Europa medievale. Passato e presente si incrociano e diventano la chiave interpretativa dell’esemplare figura di un pastore esimio in santità".