Ex bagni pubblici nel degrado: cancello aperto e tetto crollato
Il capogruppo di Civicamente, Paolo Piffer, ha le idee chiare: "Prima mettere in sicurezza, poi un polo per i giovani della città"
La situazione in cui versano gli ex bagni pubblici di via Marsala a Monza è ormai tristemente sotto gli occhi di tutti.
Ex bagni pubblici: la situazione
Il cancello su via Marsala, da giorni, è aperto. La tettoia che copriva parte del cortile è crollata su se stessa e l’intera area versa in una situazione di degrado e di abbandono. Il tutto a poche decine di metri dal Comando della Polizia locale, dalla Caserma dei Carabinieri e dalla sede della Croce Rossa.
La situazione in cui versano gli ex bagni pubblici all’angolo tra via Marsala e via Agnesi nel quartiere San Carlo grida vendetta. Entrare nell’immobile è particolarmente semplice, il cancello che si trova di fronte alla chiesa parrocchiale di San Carlo, infatti, da tempo è spalancato e una volta varcata la soglia ci si imbatte nella grande tettoia in legno in parte precipitata nel cortile e in parte ancora pericolante. Una situazione di pericolo per chi, magari incurante delle più semplici norme di sicurezza, decide di avventurarsi all’interno.
Anche all’interno della palazzina sono ancora visibili i resti di alcuni bivacchi: sedie, detersivi e stoviglie sono ancora li in bella mostra. Per non parlare poi della recinzione in cemento e metallo arrugginito lungo via Agnesi.
La stoccata di Piffer (Civicamente)
Una situazione che stride se si considera che a pochi metri ci sono proprio le sedi delle Forze dell’ordine monzesi. E proprio sul tema della sicurezza del complesso diroccato è intervenuto anche il capogruppo di Civicamente Paolo Piffer.
E’ una situazione indecente, la priorità deve essere assolutamente quella di mettere in sicurezza tutto il perimetro dello stabile per evitare che non si riesca ad entrare - ha tuonato il consigliere comunale di opposizione - Più volte in questi due mandati ho segnalato la necessità di intervenire, ma è evidente che i colori delle Amministrazioni cambiano, ma purtroppo i problemi della città restano sempre gli stessi.
Il capogruppo della civica di minoranza ha quindi sottolineato la necessità di un rapido intervento per scongiurare episodi spiacevoli.
Il Comune, evidentemente, preferisce pagare i risarcimenti piuttosto che evitare incidenti o danni alle persone. C’è poca attenzione da parte di chi amministra. Spesso si preferisce chiudere e lasciare nel degrado, come accaduto per i bagni pubblici appunto, piuttosto che intervenire in maniera risolutiva.
Un polo per i giovani?
Sull’ex lavatoio di via Agnesi Paolo Piffer ha le idee chiare.
Quali sono gli spazi che sono più carenti in città? A mio parere non ci sono servizi e luoghi di aggregazione per i giovani - conclude - Pensare di trasformare l’ex bagno pubblico in un polo giovanile può essere un’idea per far tornare in vita uno spazio storico ma adattato alle esigenze di ragazzi e ragazze.
Per il momento, quindi, non resta che attendere.
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