Daspo, il giro di vite contro il degrado si allarga ad altre realtà lombarde
sono in corso le verifiche e le valutazioni sulle richieste giunte nelle ultime settimane in Questura
Daspo: la questione si allarga ad altri Comuni
Daspo: questione lombarda
La questione dei Daspo si allarga a macchia d'olio sul territorio lombardo. Il provvedimento prevede l'allontanamento «obbligatorio» da alcuni luoghi della città per chi crea disturbi o pericolo per gli abitanti. La disposizione, più volte messa in atto anche a Monza tocca anche altre province Lombarde. In particolare Sesto San Giovanni. L'ex Stalingrado d'Italia e il suo neo sindaco Roberto Di Stefano (centrodestra), sono stati i più attivi nella richiesta di Daspo urbano. Dei 47 provvedimenti arrivati sul tavolo della Divisione anticrimine di Milano, ben 34 arrivano da Sesto. Ma sono giunte segnalazioni anche da Legnano (dieci) e Arluno. Solo due dalla polizia locale di Milano.
Verifiche in corso
Mentre sono in corso le verifiche e le valutazioni sulle richieste giunte nelle ultime settimane in Questura, i provvedimenti saranno presto adottati anche nella zona della movida milanese contro i pusher di Corso Como e dei Navigli. l questore potrebbe vietare le zone della movida (vie, piazze o anche singoli locali) a coloro che sono già stati arrestati e condannati in via definitiva (o in appello) per spaccio di droga all’esterno o all’interno dei locali. I provvedimenti potranno avere una durata da uno a cinque anni, chi non li rispetta sarà denunciato alla Procura.