Sostegno alle rate del mutuo prima casa, a Desio è ancora possibile fare domanda
Le domande saranno valutate a sportello in base all'ordine di arrivo al protocollo, a condizione di rispettare i requisiti di ammissibilità.
A seguito delle difficoltà economiche derivanti dall’emergenza sanitaria Covid-19, è ancora possibile, sino a esaurimento delle risorse, presentare domanda per richiedere contributi straordinari predisposti dal Comune di Desio per il sostegno al pagamento del mutuo prima casa.
Sostegno alle rate del mutuo prima casa
Visto il perdurare della fase emergenziale, l’Amministrazione comunale continua a promuovere un’azione di supporto in favore delle famiglie che vivono situazioni di temporanea difficoltà lavorativa e/o familiare, che hanno inciso sul reddito complessivo familiare.
Il Comune di Desio ha previsto la concessione di contributi straordinari a fondo perduto per il pagamento del mutuo prima casa ai nuclei familiari per i quali si sia verificata una delle situazioni riportate nell'avviso.
Mille euro una tantum
Il contributo previsto è fisso, una tantum pari a 1.000,00 euro a nucleo familiare, riconosciuto per il pagamento delle rate del mutuo prima casa riferite all’anno 2020 e al 2021.
Le domande saranno valutate a sportello in base all'ordine di arrivo al protocollo, a condizione di rispettare i requisiti di ammissibilità sino ad esaurimento delle risorse disponibili. Chi ha già ricevuto il contributo, non lo può richiedere nuovamente.
Beneficiari e requisiti
Beneficiari dell'agevolazione sono i nuclei familiari con i seguenti requisiti:
1) residenza nel Comune di Desio;
2) se cittadino straniero, possesso di titolo di soggiorno valido;
3) ISEE ordinario o corrente in corso di validità con valore minore o uguale ad € 30.000,00.
4) Tali nuclei familiari devono trovarsi in condizione di caduta del reddito per le conseguenze dell’emergenza sanitaria Covid-19 che si sia verificata a seguito di una delle seguenti situazioni nel periodo dal 1 marzo 2020 alla data di presentazione della domanda:
4.1) malattia grave o decesso di un componente del nucleo familiare portatore di reddito;
4.2) per i lavoratori dipendenti o assimilati (a titolo esemplificativo e non esaustivo)
a) perdita del posto di lavoro;
b) riduzione dell’orario di lavoro;
c) accesso ad ammortizzatori sociali (es. cassa integrazione, altro);
d) mancato rinnovo dei contratti a termine;
4.3) se liberi professionisti e lavoratori autonomi:
a) cessazione di attività libero professionali
b) riduzione, in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività, di almeno il 20% del proprio fatturato medio mensile registrato nel 2020 in rapporto al fatturato del 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate per l’emergenza Covid-19 (se libero professionista o lavoratore autonomo).