Aria irrespirabile in Brianza, è un disastro annunciato
I Vigili del Fuoco al lavoro da stamattina per spegnere le fiamme. L'allarme della Commissione Antimafia
L'odore di plastica bruciata si è diffuso in tutta la Brianza, rendendo l'aria irrespirabile. Si sente fino a Monza, Muggiò, Meda e Limbiate e non solo nei comuni che confinano con la Snia di Varedo. I Vigili del Fuoco sono al lavoro da stamattina per spegnere le fiamme e intanto c'è chi parla di "disastro annunciato".
Rogo stamattina alla Snia di Varedo
Incendio ex Snia Varedo
Incendio ex Snia Varedo
incendio area ex Snia Varedo
incendio area ex Snia Varedo
L'origine di questi odori che si sentono in tutta la Brianza oggi sabato 25 settembre 2021 sembra proprio essere l'incendio che si è propagato nei capannoni dismessi dell'area dell'ex Snia, a Varedo. Le fiamme si sono sviluppate alle prime luci dell'alba. Sul posto diversi mezzi mezzi dei Vigili del fuoco. Sul posto, oltre a diversi mezzi dei Vigili del Fuoco, impegnati a domare il rogo, anche le ambulanze di Seregno Soccorso e dell'Avis Meda. Qui i video dell'intervento.
Rifiuti bruciati, Arpa sul posto
Secondo gli ultimi aggiornamenti, sarebbero andati a fuoco dei rifiuti stipati in due capannoni. In uno di questi le fiamme sono state subito spente e il capannone è intatto, mentre la seconda struttura è bruciata completamente. I Vigili del Fuoco sono ancora impegnati a spegnere le fiamme e hanno annunciato che sarebbe stato domato solo entro sera. Sul posto sono intervenuti anche i tecnici di Arpa che non rilevano al momento criticità né rischi per la salute, tuttavia posizioneranno una centralina nella zona per le rilevazioni. I risultati si avranno in una decina di giorni.
Allarme della Commissione Antimafia
Intanto mentre i cittadini si chiedono cosa si sta respirando in queste ore, è arrivata una nota della presidente della Commissione regionale Antimafia Monica Forte dai toni molto poco rassicuranti. "Un disastro annunciato l'incendio nell'area ex Snia. Un sopralluogo effettuato nel 2019 della commissione antimafia e commissione ambiente, aveva messo in luce l'accessibilità dell'area e dei capannoni sprovvisti di qualsiasi protezione o controllo - ha detto - Ora ci sono precise responsabilità da individuare, non è possibile che un quantitativo di quella portata di rifiuti stoccati illegalmente, all'interno di capannoni di proprietà, non siano stati messi in sicurezza e nemmeno sia stata fatta una qualsiasi procedura per smaltirli in maniera adeguata". Forte ha anche chiesto un intervento per il futuro: "Questi eventi ripropongono il tema del controllo della gestione della filiera dei rifiuti come urgente e non più prorogabile. Il tema della transizione ecologica e dell'ambiente sta diventando prioritario nella politica internazionale. Bisogna intervenire subito, eventi come questo non sono più tollerabili!".