Cesano Maderno

Bagarre in Consiglio comunale, le scuse al consigliere

Era scoppiato il caos in Aula quando il capogruppo di Forza Italia era stato apostrofato dall'assessore in un momento di stallo dei lavori.

Bagarre in Consiglio comunale, le scuse al consigliere
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Dopo la bagarre scoppiata all'ultima seduta del Consiglio comunale di Cesano Maderno, le scuse al consigliere comunale Michele Santoro (Forza Italia).

Le scuse al consigliere forzista

"E' stata un'espressione inopportuna sia per il luogo che per la circostanza e di questo chiedo scusa al consigliere Michele Santoro". Il vicesindaco Celestino Oltolini giovedì mattina in Municipio è tornato sull'epiteto che aveva indirizzato al capogruppo di Forza Italia nell'ultima seduta del Consiglio comunale: intercettato dai leghisti Marina Romanò e Luca Bonfanti, il "Fa' stare zitto quel cogl... di Santoro" che, a microfono spento, l'assessore aveva detto al presidente Francesco Romeo per sollecitarlo a richiamare l'azzurro al silenzio, aveva scatenato la bagarre in Aula.

La richiesta di dimissioni

Santoro durante la seduta si era mostrato particolarmente stizzito per l'epiteto ricevuto ("Non offende solo me ma anche i 1.300 cesanesi che votano il mio partito" aveva urlato) e a fine lavori non sembrava per niente soddisfatto del chiarimento del vicesindaco, tanto da presentare, nei giorni seguenti, una richiesta formale di dimissioni dell'assessore espressione della civica ViviCesano (non ammessa all'ordine del giorno del prossimo Consiglio per un vizio di forma).

"Torniamo a lavorare allo stesso tavolo"

"Il consigliere Santoro ha condiviso con me questo momento di chiarimento per segnare la possibilità di un ritorno allo stesso tavolo di lavoro, cosa che auspichiamo entrambi - ha spiegato Oltolini giovedì - In politica si può avere posizioni diverse e si può anche arrivare a litigare, ma deve esserci sempre la possibilità di riconoscere gli errori e tornare a lavorare insieme, pur nella diversità di ruoli, opinioni e visioni politiche". Santoro sembra intenzionato ad accettare le scuse, ma precisa: "Lo farò in Consiglio comunale, dove tutto è iniziato".

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