Trezzo sull'Adda

Razzia sul fiume, presi i motori dei natanti. I pescatori: "Servono luci e videocamere"

Nel giro di due settimane ignoti hanno fatto man bassa agli ormeggi posti in località Ristoranti.

Razzia sul fiume, presi i motori dei natanti. I pescatori: "Servono luci e videocamere"
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Predoni calano lungo l’Adda e si portano via i motori delle barche ormeggiate. E’ accaduto in più nottate e ha interessato le località Ristoranti (posta a Nord verso Cornate d’Adda) e Lavatoio (vicino alla centrale idroelettrica).

Razzia sul fiume, presi i motori dei natanti

Il primo colpo è avvenuto a metà settembre, il secondo due settimane dopo a cavallo tra sabato 25 e domenica 26 settembre, mentre il terzo il giorno successivo nei pressi della Centrale idroelettrica. In tutti i casi la dinamica è sempre stata la stessa. Hanno infatti agito al buio, approfittando in particolare del fatto che la località Ristoranti è priva di luci, è isolata e non ci sono nemmeno le videocamere di sorveglianza.

Hanno quindi potuto fare letteralmente il bello e il cattivo tempo, arrivando anche a danneggiare i natanti ormeggiati di fianco all’alzaia (in un caso sono spariti anche dei remi da una barca che si trovava vicino alla Taccani). I motori erano infatti legati con catene e quindi i malviventi hanno fatto di tutto pur di portarseli via, causando di conseguenza oltre al danno la beffa.

"Quelli più vecchi valevano dai 300 ai 400 euro - hanno spiegato i pescatori - Quelli nuovi, invece, oscillavano tra i tremila e i quattromila euro. Ma oltre al furto ci sarebbe anche da quantificare la devastazione causata alle imbarcazioni. Una di queste dotata di volante, ha tutti i cavi elettrici tagliati e questi singolarmente valevano oltre duecento euro l’uno. Mentre a un ragazzo, che aveva speso una fortuna per rimettere a nuovo una vecchia imbarcazione di famiglia, ora tocca ripartire da zero".

"Servono luci e videocamere"

I coinvolti hanno subito sporto denuncia ai Carabinieri, ma non si esclude che molti proprietari non l’abbiano ancora fatto in quanto ignari di quello che è accaduto. "Non conosciamo tutte le persone che ormeggiano lungo il fiume e quindi potrebbero accorgersi di quello che è successo a primavera", hanno ripreso i pescatori.
Qualcuno è andato anche in Comune a chiedere di fare qualcosa di concreto per migliorare la situazione legata alla sicurezza nella località Ristoranti. E’ molto frequentata, in particolare d’estate, ma anche durante l’anno perché molti vi transitano a piedi e in bicicletta passeggiando lungo l’alzaia. Altri, invece, parcheggiano l’auto nel posteggio gratuito che si trova lì vicino e che sovente in passato è stato a sua volta oggetto di furti e vandalismi.
Più volte i pescatori hanno chiesto agli Uffici preposti di intervenire installando dei pali dell’illuminazione pubblica e delle videocamere di sorveglianza.

"Bisognerebbe posizionarli sull’alzaia, di fianco agli stalli per le auto, ma anche lungo la strada per monitorare gli accessi dei veicoli sospetti - hanno ripreso - In questo modo si scoraggerebbero quantomeno i malintenzionati. Paghiamo ogni anno 150 euro di tasse per lasciare le nostre imbarcazioni ormeggiate sul fiume e questo è il risultato. Le istituzioni sembrano alquanto immobili e si rimpallano le responsabilità".

E sulla stessa linea d’onda si è espresso anche Filippo Soncin fondatore de I pirati dell’Adda, che raggruppa una ventina di barcaioli abduani. "Abbiamo deciso di fare rete, creando un gruppo di vigilanza che si avvisa reciprocamente in caso di problemi legati alla sicurezza", ha spiegato. Ad appoggiare le istanze dei pescatori c’è anche Claudio Corso, fra i proprietari del Molo 13, locale situato nel luogo dove è successo il misfatto e titolare della motonave ormeggiata nei pressi dell’approdo comunale di fronte alla sede della Canottieri Tritium. "Per fortuna i nostri motori sono troppo pesanti e grossi per essere asportati in modo sbrigativo come invece è possibile fare con quelli dei piccoli natanti - ha spiegato - Spesso inoltre da noi passano i Carabinieri, ma la zona andrebbe riqualificata installando le videocamere. Altrimenti i delinquenti potranno sempre fare quello che vorranno".

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