L'appello

Carate, suor Maria Agnese dal Brasile: «Aiutateci!»

La missionaria opera a Malahada dos Bois. Oltre al Covid la zona è alle prese con il virus Chikungunya che ha colpito le religiose : «Da più di tre mesi sto cercando di tornare alla normalità...».

Carate, suor Maria Agnese dal Brasile: «Aiutateci!»
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Il Brasile più povero bussa al cuore di Carate Brianza tramite le parole di una missionaria instancabile.

L'appello alla comunità e agli amici del gruppo missionario di Carate Brianza

L’appello, nell’ottobre dedicato alle missioni (domenica 24 ottobre si celebra la Giornata mondiale delle missioni, ndr), arriva da Malahada dos Bois, in Brasile, dove dal 1989 opera suor Maria Agnese Consonni, 81 anni, delle Suore Figlie di Sant’Eusebio.

«Se, nella misura delle vostre possibilità, potete darci una mano vi ringraziamo di cuore...». Così nell’ultimo contatto con il gruppo missionario di Carate Brianza la religiosa ha raccontato la situazione difficile di miseria di tante famiglie aggravata dalle malattie.

Non solo Covid...

Oltre alla diffusione del Covid che ha colpito lo stato sudamericano e la regione del Sergipe, si sono aggiunti negli ultimi mesi anche focolai diffusi di Chikungunya, una malattia virale tipica delle zone tropicali dell’Africa, che causa febbre e intensi dolori alle articolazioni.

Anche suor Maria Agnese ne è stata colpita: «Da più di tre mesi sto sperando di recuperare la normalità - fa sapere la missionaria caratese nell’ultimo resoconto inviato alla Comunità pastorale - Al Covid, si è unito la Chikungunya, che colpisce tutte le giunture, causando molto dolore e rendendo difficile la motricità. Si può dire che in Malhada quasi tutte le famiglie sono state colpite. Anche le altre due sorelle della mia comunità stanno purtroppo facendo questa dolorosa esperienza. Questo difficile momento non si sa quando passerà, perché quando credi di star meglio i dolori ritornano. Quando ci si incontra il primo discorso cade sulle diverse manifestazioni di questo virus. Lo sperimentare questa sofferenza sulla nostra pelle - prosegue ancora suor Maria Agnese - ci ha fatto comprendere e condividere più intensamente il dolore degli altri. Ci avete chiesto se, per questo mese missionario, abbiamo qualche proposta di partecipazione solidale. In questo momento ci preoccupa molto la situazione, non di povertà, ma di miseria di alcune famiglie della nostra comunità. Si tratta di coppie giovani con vari figli piccoli, che hanno bisogno di aiuto continuo perché il papà lavora saltuariamente e la mamma, casalinga, deve badare ai figli e alla casa. Attualmente stiamo seguendo due mamme che sono in attesa di due gemelli, e hanno già due o tre figli piccoli. Questa situazione problematica, che ci coinvolge molto, rappresenta la priorità da dare in questo momento, soprattutto per le necessità dei bambini. Se, nella misura delle vostre possibilità, - conclude - potete darci una mano, vi ringraziamo di cuore».

Una vita in missione

Suor Maria Agnese Consonni in Brasile ci era arrivata trentadue anni fa, nel 1989, quando alla sua Congregazione, quella delle Suore Figlie di Sant’Eusebio, venne chiesto di realizzare una fondazione nel Sergipe, una delle zone più povere dello stato sudamericano.

Da allora la vita della caratese, al secolo Luigina Consonni, è stata praticamente tutta dedicata alla missione nel nord-est agricolo e abbandonato a Malhada dos Bois dove è rientrata nel 2007 dopo l’elezione a madre generale nel 1994 e l’avvio di un’altra esperienza missionaria sulle Ande di Chimbote, in Perù. Nel centro comunitario di Malhada dos Bois sono state avviate tante attività: dalla cura dei malati alla catechesi, da l l’educazione dei bimbi di strada alla liberazione delle ricamatrici dallo sfruttamento, fino alla lotta contro l’evasione scolastica.

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