A Mezzago è guerra aperta tra Amministrazione comunale e Pro Loco
Il Comune ha diffidato due volte l'associazione: "Diffuse false informazioni".
A Mezzago è guerra aperta tra Amministrazione comunale e Pro Loco. Il Comune ha diffidato per due volte l'associazione: "Ha diffuso false informazioni".
La contesa
Dopo le schermaglie, lo scontro aperto. E' sempre più ai ferri corti il rapporto tra la Pro Loco e l'Amministrazione comunale di Mezzago, che ha deciso di diffidare per ben due volte la storica associazione del paese. Al centro del contendere un volantino distribuito a inizio ottobre dalla Pro Loco stessa (e pubblicato anche su Facebook e Instagram), in cui venivano ripercorsi gli ultimi due anni vissuti dal sodalizio. Mesi non semplici, sia in considerazione delle problematiche legate alla pandemia che della necessità di cambiare sede (situata nei locali sotterranei della biblioteca) dopo che quest'ultima era risultata essere non a norma in seguito a una serie di controlli eseguiti dall'Amministrazione comunale nel giugno del 2020.
"Nel giugno del 2020 l'Amministrazione comunale ha deciso di non rinnovare l'affidamento degli spazi in biblioteca alla Pro Loco, indicando l'intenzione di destinarli invece ad altri usi non specificati, nè pubblicamente, nè privatamente - si legge nel testo diramato dalla Pro Loco, trasferitasi da qualche settimana nella nuova sede di via Concordia - Questa scelta ha oggettivamente creato un disagio per la nostra associazione, in un periodo già particolarmente delicato, in cui avremmo voluto mettere in campo ancora più iniziative a sostegno della comunità, rispetto a quanto siamo riusciti a realizzare. Ma la nostra storia non si ferma qui: prendiamo atto e proseguiamo con il nostro impegno, come sempre grazie innanzitutto alla partecipazione di soci volontari, vera anima dell'associazione".
La prima diffida
Il messaggio diramato dalla Pro Loco non è piaciuto all'Amministrazione comunale: nel mirino del Comune è ovviamente finita la parte del testo riferita ai locali della biblioteca ritenuti non a norma, dove oltre alla sede dell'associazione erano presenti anche la sala prove e la ludoteca dell'asilo "Pollicino". Secondo l'Amministrazione, infatti, la Pro Loco nella sua comunicazione non ha riportato le reali motivazioni che hanno portato al cambio di sede, ma non solo.
"A seguito della mancata rettifica da parte di Pro Loco delle informazioni non veritiere riferite al Comune di Mezzago, divulgate ad Ottobre 2021 con un volantino intitolato “Dalla Biblioteca…Alla Concordia” che riportava: “L’Amministrazione Comunale ha deciso di non rinnovare l’affidamento degli spazi in Biblioteca a Pro Loco, indicando l’intenzione di destinarli invece ad altri usi allora non specificati, né pubblicamente né privatamente” e nel quale si provava anche ad evidenziare, nel paragrafo successivo, un rapporto di causa/effetto tra la “scelta” che sarebbe stata effettuata dall’Amministrazione Comunale e le limitate attività di Pro Loco successive, riteniamo opportuno specificare quanto segue - si legge in un comunicato stampa ufficiale diramato pochi minuti fa dal Comune di Mezzago - In data 13 ottobre il Comune di Mezzago ha inviato a Pro Loco Mezzago una formale diffida a diffondere false informazioni e reiterarne la diffusione, tramite qualsiasi canale digitale o fisico, invitando il direttivo dell’associazione a porre rimedio, comunicando tramite gli stessi canali le opportune rettifiche e precisando che l’obbligo per Pro Loco di lasciare i locali della Biblioteca Comunale è conseguenza del fatto che, come certificato dall’Ufficio Tecnico: “I locali seminterrati non rispettano le normative vigenti, e neppure quelle dell'epoca di costruzione per le finalità cui sono stati successivamente destinati, e dunque non risultano agibili".
Il secondo richiamo
Una richiesta accolta solo parzialmente dalla Pro Loco: l'associazione, infatti, si è limitata a cancellare il messaggio dalla propria pagina Facebook, ma non da quella Instagram. Non solo. Alla cancellazione del testo, infatti, non ha fatto seguito la rettifica delle informazioni in esso riportate. Da qui la decisione dell'Amministrazione di procedere con un secondo richiamo.
"Nonostante la diffida ricevuta, in data 3 Novembre si è reso necessario un secondo richiamo in quanto Pro Loco, pur avendo rimosso il comunicato dal canale Facebook, non ha provveduto alla rettifica delle false informazioni ormai diffuse ed ha altresì mantenuto lo stesso documento sul proprio canale Instagram. Pertanto con questa comunicazione riteniamo necessario riportare ai cittadini le informazioni veritiere e corrette su questa vicenda, smentendo quanto di falso è stato divulgato".
Insomma, ora è davvero guerra aperta.
La replica della Pro Loco
Pochi minuti dopo il comunicato dell'Amministrazione comunale, la Pro Loco ha voluto spiegare la sua posizione in merito a una situazione a dir poco spiacevole. A parlare è il presidente del sodalizio Pierantonio Re Cecconi.
"Personalmente provo tristezza per una posizione così forte e offensiva verso tutti i volontari che in questi 30 anni con le attività della Pro Loco hanno cercato di dare lustro al nostro paese, si sono impegnati per creare socialità, occasioni per incontrarsi e lavorare insieme per costruire quei legami che fanno di un insieme di persone una comunità che ha una storia ed una memoria comune che rende bella e unica la nostra vita - spiega Re Cecconi - Non è mai stata nostra intenzione, con il comunicato, fare polemica con l'Amministrazione ma volevamo sottolineare che nonostante l'assenza della storica sede della Pro Loco le nostre attività e voglia di impegnarci ed animare Mezzago è ancora viva e proprio nel retro del comunicato c'era il programma dell'appena conclusa "Sagra nella Zucca" che ha visto la partecipazione attiva di tanti volontari che hanno dedicato tanto tempo e creatività per offrire non solo un ristorante dove gustare squisiti piatti alla Zucca di Mezzago ma anche corsi di cucina, degustazione di vini, animazione e laboratori per i bambini. Per rimarcare che la Pro Loco di Mezzago ieri ora e domani vuole solo essere l'animatrice, il motore della valorizzazione della nostra comunità come CDA siamo pronti e disponibili ad un confronto con i nostri soci, i cittadini e l'amministrazione".