Vimercate

Area ex Ibm, rischio taglio delle utenze: salve per ora le aziende

La vicenda riguarda una decina di società, per circa 600 lavoratori; per ora pericolo scongiurato.

Area ex Ibm, rischio taglio delle utenze: salve per ora le aziende
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Le aziende che operano nell'area ex Ibm di Velasca di Vimercate a rischio di chiusura, da un giorno all'altro, per colpa di un contenzioso in atto tra vecchia e nuova proprietà in merito alle utenze.

Il caso all'attenzione della Commissione Europea

E il caso approda alla Commissione Europea. Una vicenda che nelle ultime ore sembra, per il momento, aver trovato una soluzione scongiurando il peggio per una decina di società e per i loro 600 lavoratori circa.

L'intervento dell'europarlamentare della Lega

A darne notizia è stato l'europarlamentare della Lega, Angelo Ciocca che, come detto, ha portato la vicenda all'attenzione di Bruxelles e ha spiegato i motivi che hanno fatto temere l'interruzione delle utenze da un giorno all'altro.

"Siamo schierati a difesa dei posti di lavoro, impensabile chiudere le utenze che consentono di proseguire con le attività produttive - ha commentato Ciocca -  Il polo industriale di Velasca che vede impiegate una decina di società con circa 600 dipendenti, da un paio di settimane è stato venduto da Unicredit Leased Management S.p.a alla società Vest Campus S.r.l. (società del gruppo Vitali, ndr).  La nuova società, che si sarebbe dovuta far carico dell'intestazione delle utenze e della prosecuzione di tutti i servizi attivi nel polo (elettricità, riscaldamento, guardiania etc.), per il momento - afferma l'europarlamentare - si rifiuta di occuparsene mettendo in grave pericolo la continuità produttiva del polo. Ad oggi le aziende presenti stanno gestendo in autonomia i servizi al solo fine di non bloccare le proprie attività, ma la situazione non potrà proseguire così per molto. Data l'importanza del sito in oggetto - conclude Ciocca - è vitale che la nuova società si faccia garante del mantenimento in essere di tutte le condizioni necessarie al prosieguo delle attività industriali e che Unicredit Leased Asset Management S.p.a vigili che quanto previsto dal contratto venga rispettato. Il rischio economico e occupazionale per l'area è molto alto, motivo per cui ho ritenuto di depositare con urgenza un'interrogazione alla Commissione europea".

Il caso portato all'attenzione del prefetto

Del caso la scorsa settimana è stata informata anche il prefetto di Monza e Brianza, Patrizia Palmisani, che ha operato affinché si trovasse una soluzione.

L'intervento dell'Amministrazione comunale di Vimercate

Soluzione che al momento è stata trovata, scongiurando il pericolo di un lungo stop dello stop alle attività produttive, anche grazie ad un intervento della nuova Amministrazione comunale di Vimercate.

"L’amministrazione comunale si è fatta parte attiva per risolvere immediatamente il problema della cessazione delle utenze.  Ce l’abbiamo fatta grazie alla collaborazione e alla disponibilità di tutti i soggetti coinvolti - si legge in una nota diffusa dal neo sindaco Francesco Cereda e dal vicesindaco e assessore alla Rigenerazione urbana, Mariasole Mascia -  La vicenda è complessa, tanti gli interessi in gioco, soprattutto quello dei tanti lavoratori dell’area. Continueremo a monitorare questo passaggio delicato per tutelare l’occupazione, le attività produttive e gli aspetti ambientali e paesaggistici che ci stanno a cuore".

L'ex sindacalista: "Vicenda gestita malissimo"

Sulla vicenda è intervenuto ancora una volta l'ex sindacalista di Fim Cisl, Gigi Redaelli, che da decenni segue le sorti dell'area ex Ibm e dei lavoratori e che ha parlato senza mezzi termini di "una vicenda gestita malissimo".

"Al di là delle problematiche già evidenziate relative sull’ipotesi di arrivo di Progroup, ci sono “drammaticamente” altri aspetti relativi all’area ex IBM di Vimercate - si legge in una nota diffusa da Redaelli - Quello che è successo nei giorni scorsi, è significativo di come è stata gestita malissimo la vicenda. Già da subito avevo evidenziato del rischio e delle difficoltà per la decina di aziende ancora presenti all’interno del sito, di cui nessuno sembrava sapere nulla. Ho avuto notizia che venerdì scorso, a fronte del cambio di proprietà dell’area, le aziende si sono trovate di fronte a difficoltà enormi, senza energia elettrica, sena gas metano, senza acqua, senza manutenzione ordinaria, senza portineria. Oggi, dopo lì intervento del Prefetto e del Sindaco, la situazione si è parzialmente normalizzata, anche se deve essere tenuta monitorata. Non è possibile che possano succedere queste cose, lì ci sono delle aziende che hanno dipendenti, attività, producono reddito, pagano le imposte, anche al Comune di Vimercate, non sono invisibili! Auspico che si individui al più presto una soluzione di più ampio respiro per il bene della continuità lavorativa ed occupazionale".

L'incontro con Progrouop

Intanto il nuovo sindaco di Vimercate ha fissato, insieme alla sua vice Mascia, un incontro per martedì prossimo, 9 novembre,  con i vertici della multinazionale tedesca Progroup che, come noto, ha ottenuto il via libera dalla precedente Amministrazione comunale 5 Stelle per insediare nell'area in questione un grande stabilimento per la produzione di cartone. Operazione oggetto di molte critiche, sia per l'impatto ambientale sia per le limitate ricadute occupazionali previste (circa 200 nuovi posti di lavoro su un'area che in passato ne aveva ospitati diverse migliaia), dalle allora forze di opposizione, compreso il centrosinistra ora alla guida della città.

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