Mamme, esperte di cucina, manager o psicologhe: ecco chi sono le influencer più note della Brianza
Donne, a volte mamme, spesso professioniste, ironiche e determinate. Sono le nuove influencer nell’era della Ferragni.
Seguono l’onda di Chiara Ferragni, l’influencer più conosciuta e seguita, quella che per prima ne ha fatta una professione redditizia.
Anche in Brianza non mancano le influencer da migliaia di follower.
Ecco chi sono le influencer più note della Brianza
Una di queste è Giorgia Soleri, 25 anni, di Camparada, modella, arrivata alla ribalta nazionale a maggio quando è stata ufficializzata la sua relazione con Damiano dei Maneskin (che però durava da 4 anni). Con poco meno di mezzo milione di follower su Instagram, si presenta così: "Poso, amo, mostro il culo su Instagram e mangio l’amatriciana. Nel mentre scrivo poesie e faccio la femminista guastafeste". Eppure non ha rinunciato anche a battaglie per temi importanti, come sensibilizzare sull’endometriosi, malattia che l’ha portata anche a essere operata.
Torinese di nascita ha scelto la Brianza per vivere invece Julia Elle, la creatrice della web serie "Disperatamente Mamma". Per anni è rimasta in centro a Seregno, poi ha scelto una villa ancora più immersa nel verde. Ex modella, sulla sua pagina unisce sapientemente tanto amore per i figli, un pizzico di ironia e qualche consiglio per «sopravvivere» alla prole. Julia, con video ironici e divertenti racconta infatti le sue avventure quotidiane da mamma di tre figli (oltre a Chloe e Chris, l’ultima arrivata proprio a ottobre). Per lei oltre 1 milione di interazioni tra Instagram e Facebook di oltre 1,2 milioni di utenti.
Senza dubbio però la più "influente" in assoluto resta Carlotta Perego, 27 anni, di Monza, inserita da Forbes tra i 100 under 30 leader del futuro. Con oltre 600mila follower solo su Instagram, Carlotta con la sua "Cucina Botanica" ha davvero raggiunto uno strepitoso successo. Si presenta così: "Mi chiamo Carlotta e ti aiuto a cucinare vegetale. Ricette facili, sostenibili, che piacciono a tutti". Cucina Botanica ha anche un canale su Youtube seguitissimo in cui propone ricette ma anche spunti sull’alimentazione sana e sulla sostenibilità ambientale, altro tema che sta molto a cuore a Carlotta che ha appena pubblicato un secondo libro "Cucina Botanica. Vegetale, facile, veloce" dopo il successo ottenuto da "Cucina botanica. Vegetale, buona e consapevole" che - neanche a dirlo - è stato tra i più venduti su Amazon.
Altre monzesi alla conquista del web: Laura Pirotta
Imprenditrice, multitasking, social: Laura Pirotta è tutto questo, con un canale Youtube che vanta più di 69 mila iscritti, e un website attraverso il quale interagisce moltissimo con coloro che la seguono. Di cosa si occupa? "Ho tre grandi passioni, la psicologia, le neuroscienze e la filosofia, su cui ho basato il mio lavoro" racconta la 37enne monzese.
Oltre ad essere blogger, infatti, Laura è psicologa clinica con focus su benessere psicofisico, crescita personale e gestione dello stress per adulti e adolescenti; è docente di scienze umane, storia e filosofia all’Istituto "Matilde di Canossa", scrittrice di libri sulle neuroscienze applicate e la psicologia e autrice di podcast e, non da ultimo, formatrice e consulente aziendale di neuroscienze applicate al business.
Una vita dedicata allo studio, alla formazione e alla divulgazione, dove risultati eccellenti sono stati ottenuti con caparbietà e iniziativa. Come il successo sui canali social, iniziato caricando su Youtube nel lontano 2014 un video-riassunto: "Stavo studiando per l’esame di Stato per diventare psicologa - ha ricordato Laura - E mi è venuta l’idea di aiutare i miei colleghi universitari a ripassare, come me, un certo argomento". Non si aspettava, però, che nel giro di pochissimo tempo il numero dei "followers" sul canale crescesse velocemente, interessando anche persone che non avevano nulla a che fare con il suo percorso o le sue conoscenze: "Il fatto che in moltissimi apprezzassero la mia capacità espositiva e il mio dono della sintesi mi ha gratificato - ha osservato - Youtube è un canale non solo democratico, ma anche meritocratico".
Da lì la psicologa non si è più fermata, arricchendo la piattaforma digitale sempre più di contenuti, "in un primo momento rimanendo su un target universitario, trattando anche contenuti più specialistici, di settore. Vedendo una grande crescita ho deciso poi di diversificare i contributi, proponendo da un lato videolezioni di filosofia, e dall’altro lato corsi di crescita personale, come psicologa". Tutto e solo con l’intento di "divulgare gratuitamente, generare cultura anche su argomenti non proprio semplici, da un lato; dall’altro di far star bene le persone"; obiettivi raggiunti con serietà e passione, macinando feedback positivi e passaparola che percorrono la penisola e volano anche oltreoceano. "Ci sono studenti di tutta Italia che mi seguono e mi scrivono, raccontando di come hanno iniziato ad apprezzare certe materie grazie ai miei video – ha raccontato orgogliosa – E un docente di una scuola italiana in Brasile che utilizza le mie lezioni nella sua classe di filosofia. Questo è proprio quello che desideravo, raggiungere più persone possibili". Aspetto che le riesce benissimo, considerati i moltissimi feedback positivi lasciati dagli utenti su Youtube, che si sommano alle numerose interazioni su Instagram, dove Laura tratta soprattutto di benessere e crescita personale: "Spesso le persone mi chiedono piccoli consigli su come affrontare l’ansia; qualcuno a volte pretende una vera e propria consulenza. Io sono professionale, e in questi casi rinvio a un colloquio clinico".
Social ma non solo
La plurilaureata professoressa, anche mamma di due bambine, non conosce però la parola «stanchezza»: avviata la comunicazione social si è dedicata infatti alla pubblicazione di quattro libri, sempre con una base neuroscientifica, in ambito aziendale e nell’ambito della crescita personale. "Ora sono in trattativa per l’uscita del mio primo romanzo psicofilosofico, che narra di una professoressa di filosofia e dei suoi alunni, reciprocamente cambiati dall’incontro con l’altro. Non è autobiografico, ma sicuramente è ricco di stralci di vita vera". Una delle missioni di Laura, infatti, è quella di sdoganare l’idea tradizionale di insegnamento a senso unico: "Ogni giorno io ricevo moltissimo dai ragazzi, vivo attraverso di loro le situazioni più disparate, che inevitabilmente mi trasformano". La monzese è un vero «vulcano in piena», come lei stessa si definisce, affamata di un sapere che però restituisce generosamente al prossimo; un vulcano che ha discusso l’ultima tesi di laurea con la figlia di cinque mesi in braccio, a dimostrazione della figura di madre come quella di un valore aggiunto, e non di un limite alla realizzazione professionale.
Camilla Boniardi e il suo "Camihawke"
Lunga chioma rossa, profondi occhi castani e il volto tempestato di lentiggini. Una ragazza acqua e sapone, ma soprattutto un concentrato di simpatia dirompente, spontaneità e naturalezza.
È Camilla Boniardi, 31 anni, in arte "Camihawke", la content creator monzese che oggi conta oltre 1,3 milioni di followers sul suo profilo Instagram.
Tutto è iniziato per caso, quando durante gli studi in Giurisprudenza pubblica un video mentre va a fare la spesa. Un filmato semplice e divertente, nato per gioco, ma che in poco tempo conquista gli utenti del web. Da lì, Camihawke decide di continuare ad esplorare la sfera digital, per lei una vera e propria valvola di sfogo rispetto quel mondo forense che iniziava ormai a starle stretto. Così, dopo la laurea sceglie di abbandonare i codici e lanciarsi nel ramo della comunicazione.
Ed ecco che su internet Camihawke riesce finalmente a dare voce al suo spirito creativo, quello che coltiva fin da piccola, quando insieme ai suoi fratelli organizzava spettacolini tra le mura di casa. Oggi, quella bambina brillante ed estroversa ha trovato il suo palcoscenico sui social, dove condivide i suoi pensieri, le sue avventure insieme al fidanzato Aimone Romizi, cantante dei «Fast Animals and Slow Kids» e le sue considerazioni su ciò che la circonda. Sempre in chiave ironica, leggera e mai banale.
Dal 2017, la content creator approda anche nel programma "Girl Solving" su Radio2 e in televisione tra le protagoniste di "Pink Different" su FoxLife, affiancando poi Carlo Cracco nel cooking show "Nella mia cucina" su Rai2. Successivamente, diventa protagonista della webserie "20900" insieme all’amica e collega Alice Venturi.
Ambasciatrice Airc, "Miglior Instagrammer" ai Macchianera Internet Awards, TedX speaker e non solo. Camilla Boniardi diventa anche autrice, quando il 20 aprile 2021 pubblica il suo primo romanzo "Per tutto il resto dei miei sbagli", che nel giro di poco domina la classifica generale dei libri più venduti per cinque settimane vendendo oltre 55mila copie in un mese. La protagonista è Marta, una ragazza in preda a un costante senso di inafferrabilità e inadeguatezza, nella vita così come in amore. Un personaggio che rappresenta l’alter ego di Camilla, riflesso dell’irrequietudine che l’attanagliava durante il suo percorso di studi, ma che con il tempo è riuscita a superare trovando la sua dimensione, lavorando su di sé, accettando le critiche e facendo della “normale e comune imperfezione” la chiave centrale del suo racconto.
Atena è "Madonnager"
Lei un lavoro lo ha già (e nemmeno uno poco impegnativo) e quello della blogger è poco più di un passatempo. Non arriva di certo ai numeri di follower da capogiro delle altre influencer «navigate», ma alle sue affezionate seguaci che hanno superato le 3500 - come lei mamme lavoratrici alla ricerca perenne dell’incastro perfetto tra famiglia e impiego - regala consigli «non richiesti» tra il serio e il faceto.
Atena Manca, 39 anni, brand manager in Haier Europe che gestisce i marchi Candy, Hoover e Haier (con sede a Brugherio) con il suo "Madonnager" svela il trucco della "multipersonalità" e cioè essere donna, madre e pure manager.
Una sfida quasi impossibile al giorno d’oggi che la monzese - ex frisina con laurea alla Bocconi e master a Publitalia - affronta con tanta autoironia e qualche saggia riflessione sulle difficoltà di essere donna in un mondo di lavoro ancora troppo maschile (soprattutto nei ruoli dirigenziali).
L’esperienza è nata poco prima del lockdown. Spiega Atena: "Ho unito la volontà di esprimere i miei punti di vista sulla conciliazione, offrendo il mio modo di affrontare il post maternità, mettendo a disposizione le strategie che ho già utilizzato, con la speranza di risparmiare magari a qualche altra donna quel sentimento di sentirsi inadeguata che ognuna di noi sperimenta. E ovviamente anche i consigli di chi legge sono - in questo caso - richiesti".
Atena spazia quindi dai suggerimenti sul trucco e sull’outfit impeccabile da ufficio alle proposte per le letture dei bambini, senza abbandonare i classici suggerimenti tra tabelle excell, post it e aiuto domestico per riuscire a far quadrare bene tutto. Con un pagina Facebook, una Instagram (Madonnager_it) e un blog (Madonnager.it), Atena regala alle sue follower qualche pillola di saggezza, tanti aneddoti divertenti in cui riconoscersi e ogni tanto pure qualche suggerimento da far leggere agli uomini. Ma com’è l’identikit di una madonnager?
"Siamo tante! Non siamo mega top manager (ma siamo top), non siamo Belen (ma abbiamo il nostro perché), non siamo Mamme Modello (intese come “da manuale”), ma siamo comunque un modello di Madre: Madre Coraggio - spiega la monzese nel suo manifesto - Siamo mamme, donne e lavoratrici “normali” eppure straordinarie. Al grido di “io speriamo che me la cavo”, cerchiamo tutte di fare del nostro meglio in ogni ambito, tutti i giorni, con le risorse a disposizione. E con una grande, enorme fatica. Ma anche tante soddisfazioni».
E come non riconoscersi nella volontà di leggere alla sera il libro giusto al proprio figlio (da non perdere il post sulla trilogia di Dante spiegato ai bambini) ma al tempo stesso non farsi mancare una seduta di pilates o una manicure non per questo sentendosi meno mamma? Poi c’è il discorso della leadership e della collaborazione con i colleghi, spesso uomini e così Atena spazia dai suggerimenti sull’arte della comunicazione, della non procrastinazione e della capacità di non cadere vittime della sindrome dell’impostora (per scoprire di cosa si tratta dovete davvero leggere il blog).
Senza considerare che una «Madonnager» deve avere due alleati importantissimi: una tata (o una nonna) per l’aiuto necessario e un marito che abbia capito che «quanti più uomini facciano un passo in più nella gestione della casa, quanto più le donne potranno fare un passo in più nel lavoro». «Devo dire che nell’Ing, come chiamo scherzosamente mio marito ho trovato l’alleato perfetto», spiega Atena che poi conclude: «Difficile conciliare il ruolo di moglie, madre (bis) e manager in una multinazionale senza trascurare il proprio lato femminile. Ma io non mollo".
Martina Pasilino è "Mamma in bolla"
Un diario social di una giovane mamma, dove condividere pensieri, riflessioni sul mondo, consigli lifestyle e beauty, ma dedicato soprattutto al rapporto con la sua piccola Sofia, la luce dei suoi occhi.
È così che nel novembre del 2019 la monzese Martina Pasilino, alias «Mamma in bolla», 22 anni, ha aperto il suo profilo Instagram, che ad oggi conta quasi 9mila followers. Oltre a più di 4mila utenti che la seguono su TikTok.
Diplomata in grafica e comunicazione all’istituto Meroni di Lissone, attualmente Martina lavora in un ufficio di logistica e, nel mentre, si occupa anche della sua bimba di 2 anni e mezzo, che ha scoperto di aspettare a 20 giorni dal suo diciannovesimo compleanno. Un regalo inaspettato, che le ha cambiato radicalmente la vita.
"Quando è nata Sofia i rapporti che avevo con le mie amiche sono cambiati. Alcune di loro hanno iniziato a distaccarsi e a prendere strade diverse. Spesso mi trovavo con tante cose da dire, ma con nessuno con cui parlarne al di fuori della mia famiglia - ha raccontato- Così ho aperto il profilo, pensando che prima o poi avrei trovato qualcuno che mi somigliasse. Pian piano ho iniziato a conoscere tante ragazze che stavano vivendo la mia stessa situazione e questo mi ha spinto a continuare il mio progetto".
Così, a distanza di due anni, quel profilo che era nato quasi come una valvola di sfogo in un momento difficile, ora conta centinaia di interazioni al giorno, oltre alle varie richieste di collaborazione delle aziende, facendo di Martina una vera e propria influencer. ""Mamma in bolla" è lo specchio della mia vita, lo spazio in cui parlo della mia quotidianità insieme a mia figlia Sofia e al mio compagno Mohamed- ha spiegato- La nostra famiglia è un mix di culture, italiana e marocchina. Ogni tanto cerco di coinvolgere Mohamed in questo progetto, anche se non ama molto i social, ma alla fine si lascia sempre convincere a fare qualche foto me e Sofia".
Oggi Martina è riuscita a creare intorno a sé una solida community, composta perlopiù da ragazze che seguono con affetto e interesse la sua vita da giovane mamma. E per molte di loro rappresenta un vero e proprio punto di riferimento.
"A contattarmi sono donne che desiderano diventare mamme, stanno cercando figli oppure hanno appena partorito o stanno affrontando la gravidanza. Alcune di loro scoprono di essere incinta a 18 o 19 anni. Si sentono spaesate e mi scrivono per chiedermi conforto o un consiglio- ha affermato Martina - Inoltre, da quando ho aperto il profilo ho avuto anche modo di coltivare amicizie, non solo virtuali. Sono in contatto con tantissime mamme e alcune di loro che abitano in città ho avuto modo di conoscerle personalmente. Non mi aspettavo tutto questo e ciò non può che rendermi felice".