Tribunale

Omicidio Cristian Sebastiano: al via il processo al presunto mandante

Sul banco degli imputati c'è Giovanni Gambino, oggi presente in Aula

Omicidio Cristian Sebastiano: al via il processo al presunto mandante
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Omicidio Cristian Sebastiano: al via il processo al presunto mandante. Il dibattimento si è aperto nella mattinata di oggi - mercoledì 1 dicembre 2021 - in Tribunale a Monza.

Omicidio Cristian Sebastiano

Sul banco degli imputati, Giovanni Gambino, accusato di essere la mente dietro agli esecutori materiali del delitto, ovvero i due minorenni già condannati in primo grado.

Questa mattina, davanti alla giuria presieduta dalla dottoressa Brambilla, c'era l'imputato (attualmente detenuto al Sanquirico) e i famigliari della vittima (in Aula c'erano la madre Patrizia Bernardo e la sorella Giorgia Sebastiano) che si sono costituiti parte civile (oltre a madre e sorella, sono parti civili anche il padre Michele Sebastiano e il fratello Yurgen Sebastiano).

Al via il processo al presunto mandante

Il pm, ha sottolineato come intenda dimostrare "la partecipazione morale dell'imputato che indicò i tempi e le modalità dell'omicidio". Un assassinio "maturato nel contesto della droga. Tra Cristian Sebastiano e Giovanni Gambino, forte consumatore, erano sorti forti contrasti nell'ultimo periodo. L'imputato aveva dei debiti con lui. E così arriviamo all'atto concreto, a quel 29 novembre del 2020, quando i due minorenni, in pieno giorno e a due passi da casa,  hanno colpito Cristian Sebastiano con 30 coltellate per poi sottrargli droga e contanti". Di qui, oltre all'omicidio, anche la contestazione della rapina.

Il pm ha quindi chiesto l'ammissione di numerosi testimoni: le parti civili, l'unica teste oculare (una vicina di casa che ha visto l'accoltellamento e che ha allertato il 118), un altro vicino di casa che, sia pur non avendo direttamente assistito ai fatti, riferirà dei momenti immediatamente successivi, il personale sanitario del 118, alcuni ragazzini amici dei due minorenni condannati, un medico del Sert, il medico legale, i Carabinieri intervenuti. Ma ha anche chiesto l'esame dell'imputato, nonché l'acquisizione dei brogliacci delle intercettazioni e la trascrizione di alcune telefonate.

"E' un processo indiziario - ha tenuto a sottolineare il legale di Gambino rivolto alla giuria popolare - Si basa su indizi che devono essere precisi e concordanti". Si tornerà in Aula il 16 febbraio.

Un incontro in memoria di Cristian

Un processo che ha preso il via a un anno di distanza dall'omicidio. E proprio per ricordare Cristian, famigliari e amici, lunedì sera, si sono incontrati a San Rocco. Un incontro in sua memoria al Bar Baraonda di via D’Annunzio al quale ha preso parte anche il consigliere comunale di CivicaMente Paolo Piffer.  “Conoscevo Cristian. A questa commemorazione sono stato invitato dai suoi genitori e ho accettato subito. Ricordare Cristian è importante per moltissime ragioni. Fatti come quello che lo hanno riguardato non sono fatti eccezionali. Non è stato un caso. Sappiamo che questo è un quartiere difficile, un quartiere trascurato. Io come consigliere comunale devo impegnarmi più che posso per garantirvi, per fare si che vengano investite sempre più risorse per chi affronta momenti difficili. I Sert non riescono a lavorare come si deve, ci vogliono comunità accessibili a tutti”.

 

 

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