Da magazzino confiscato ad alloggio per nuclei familiari fragili
Il sindaco Monguzzi: “Una scelta di rilievo sociale che contribuisce a riaffermare sul nostro territorio i principi di legalità e democrazia nella comunità locale".
Da magazzino ad alloggio per nuclei fragili: il Comune di Lissone avvia il percorso di ri-utilizzo sociale di uno spazio confiscato.
Da magazzino confiscato ad alloggio per nuclei familiari fragili
L’Amministrazione Comunale di Lissone ha ufficialmente dato il via ad un percorso, dall’elevato valore simbolico oltre che patrimoniale, che porterà ad un ri-utilizzo sociale di un bene “definitivamente confiscato alla criminalità organizzata all’esito di procedimenti penali e di prevenzione”, come indicato nella nota trasmessa dalla Prefettura di Monza e della Brianza. Nelle
comunicazioni trasmesse al Comune di Lissone, non sono stati inseriti il riferimento né al tipo di reato né alla tipologia di associazione criminale.
Il Comune di Lissone, con una nota ufficiale del sindaco Concettina Monguzzi, si è comunque dichiarato disponibile ad entrare in possesso di un’unità immobiliare che ora è in carico all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC).
I locali saranno ristrutturati e adibiti ad alloggio
Il bene è un magazzino di 65 metri quadrati, situato in via Solferino, del valore commerciale di poco superiore ai 40mila euro; l’Amministrazione Comunale ha però previsto un diverso utilizzo nel momento in cui ne entrerà in possesso: dal momento che i locali risultano dotati di altezza e punti luce adeguati ai canoni di abitabilità, gli stessi saranno ristrutturati e destinati al sollievo dell’emergenza abitativa per il collocamento temporaneo di nuclei familiari fragili.
“Una scelta di rilievo sociale che contribuisce a riaffermare sul nostro territorio i principi di legalità e democrazia nella comunità locale – afferma Concettina Monguzzi, sindaco di Lissone – Già nel corso delle riunioni avute con la Prefettura di Monza e Brianza e nel corso della Conferenza dei Servizi, avevo ribadito la volontà del Comune di acquisire il bene confiscato in via definitiva. Ora, insieme alla Giunta Comunale, abbiamo confermato l’interesse all’assegnazione del bene al Comune di Lissone: la nuova destinazione di quello spazio sarà la dimostrazione dell’impegno delle istituzioni e delle Forze dell’ordine nel difendere la legalità in ogni modo e riaffermarla in ogni occasione”.