Sindaco sul piede di guerra

Niente soldi dal Governo per la «Greenway» besanese. "Ma noi non ci fermiamo..."

Il maxi intervento di villa Borella non ha ottenuto i fondi messi a disposizione dal bando per la rigenerazione urbana.

Niente soldi dal Governo per la «Greenway» besanese. "Ma noi non ci fermiamo..."
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«E’ stato come partecipare a una gara di corsa: è stata indetta, siamo stati ammessi a prenderne parte, abbiamo indossato canotta e calzoncini, ci siamo presentati puntuali al “via”, abbiamo corso al massimo ma, al momento dell'arrivo al traguardo, ci è stato comunicato che eravamo squalificati prima ancora dell'iscrizione...».
E’ l’efficace metafora utilizzata dal sindaco Emanuele Pozzoli per descrivere quanto accaduto con il bando del Ministero dell’Interno per la rigenerazione urbana legato al Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Niente soldi dal Governo per la «Greenway» besanese

La scorsa primavera, dopo mesi di lavoro, villa Borella vi aveva partecipato con un progetto in grado di cambiare il volto della città. «#greenway7PAESI» il nome scelto per un maxi intervento di riqualificazione dei centri storici e realizzazione di una «bicipolitana», neologismo per indicare una metropolitana in superficie, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e le carrozze sono le biciclette, i piedi di ciascuno o i monopattini. La speranza era quella di ottenere un finanziamento a fondo perduto pari a 5 milioni di euro. Speranza che, a differenza di quanto avvenuto con il Centro sportivo, è stata disattesa. Nei giorni scorsi il Ministero ha pubblicato la graduatoria dei progetti finanziati, tra i quali non si legge il nome di Besana. Così come quello della gran parte dei Comuni lombardi che hanno partecipato al bando: settantotto in tutto con 302 proposte progettuali, ben 289 delle quali risultate ammissibili ma meno di un terzo alla fine finanziato.

Una «discriminazione» rispetto al centro e sud Italia che non è andata giù nemmeno ad Anci Lombardia. L’associazione dei Comuni, richiamando un richiesta partita anche dalla sede nazionale, si è detta pronta a battersi «per ottenere una urgente misura correttiva da parte del Governo volta a individuare ulteriori risorse economiche (si parla di altri 900 milioni di euro, ndr) da destinare alla copertura finanziaria di tutte le proposte progettuali ammesse».
«Pur riconoscendo la necessità di tenere nella debita considerazione il riequilibrio delle differenze sociali e territoriali del Paese, il suo combinato disposto con l’utilizzo dell’indice di vulnerabilità sociale e materiale ha di fatto penalizzato i Comuni lombardi», hanno sottolineato il presidente Mauro Guerra e Maurizio Cabras, coordinatore del dipartimento Urbanistica e Territorio di Anci Lombardia.

Anche il primo cittadino besanese è sul piede di guerra

«Il 50% delle risorse è andato al sud, il 35% al centro e il 15% al nord, con la Lombardia che conta da sola il 20% della popolazione nazionale a ricevere il 5% dei 3,4 miliardi di euro del bando», ha denunciato Pozzoli.

«Questo è il più importante e primo bando finanziato con il PNRR destinato ai comuni. Se queste sono le premesse, significa che il PNRR non servirà a far ripartire tutta l'Italia ma solo una parte minoritaria, mentre a noi, con ogni probabilità, toccherà sostenerne i costi...».
Il progetto della «Greenway» finisce così in soffitta? «Assolutamente no - ha garantito - La riqualificazione di tutti i centri, i collegamenti ciclopedonali utili per i besanesi e per chi viene da fuori ad apprezzare Besana costituiscono il futuro della nostra città. Continuiamo da soli, realizzando già nel 2022 alcuni tratti e partecipando a tutti i bandi possibili, convinti che una progettualità ambiziosa ed organica è necessaria per programmare bene gli investimenti e dare un'indicazione chiara allo sviluppo della nostra città».

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