Vice comandante della Polizia locale prosciolto dall'accusa di abuso d'ufficio
Il protagonista è il vigile villasantese Nicodemo Guerrieri. I fatti risalgono a quando era in servizio a Soresina
Prosciolto dall’accusa di abuso d’ufficio perché il fatto non sussiste. Si è chiusa nelle scorse settimane la vicenda giudiziaria che ha coinvolto Nicodemo Guerrieri, vicecomandante della Polizia locale di Villasanta.
La "guerra del pane", come era stata ribattezzata, aveva rischiato di mandare a giudizio il numero due dei vigili del paese per un fatto che risale al marzo del 2020, quando Guerrieri si trovava in forza al comando di Soresina, nel cremonese. Ma ora Guerrieri può tirare un sospiro di sollievo.
I fatti
L’ufficiale, secondo la tesi seguita dall’accusa, durante il lockdown della primavera scorsa, stazionava insieme al comandante dei vigili di Soresina (dove prestava servizio) Domenico Tirelli davanti alle attività commerciali chiedendo ai clienti che uscivano dai negozi, soprattutto dal fornaio, di aprire i sacchetti per analizzarne il contenuto.
"Cosa ha comprato? E’ strettamente necessario?".
Diceva loro che il pane non era un bene di prima necessità che giustificasse l’uscita da casa durante il lockdown della scorsa primavera dovuto al Covid-19. E’ questo il motivo che aveva spinto la Procura di Cremona, nella persona del pm Ilaria Prette, a chiedere il rinvio a giudizio di Guerrieri per abuso d’ufficio.
I fatti, dicevamo, risalgono ai mesi di marzo, aprile e maggio del 2020 quando l’agente di Polizia locale lavorava nel Comune di 9mila abitanti del cremonese.
La decisione del gup
La vicenda è andata davanti al Gup che ha deciso per il non luogo a procedere per entrambi optando per l’archiviazione del caso.
"Ovviamente siamo molto soddisfatti per la decisione del gup che ha prosciolto il mio assistito", ha sottolineato l’avvocato Isabella Cantalupo, legale del vicecomandante.
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