Al depuratore di Vimercate in costruzione una nuova sezione per l'essicamento biologico dei fanghi
Una volta realizzato ed entrato in funzione, sarà il più grande impianto d’Italia in grado di essiccare biologicamente i residui del processo depurativo.
Al depuratore di Vimercate di BrianzAcque, è partito in questi giorni il cantiere per la costruzione dell’impianto di bioessicamento dei fanghi di depurazione, che prevede l’installazione di quattro biodryer. Una volta realizzato ed entrato in funzione, sarà il più grande impianto d’Italia in grado di essiccare biologicamente i residui del processo depurativo sfruttando il calore generato dalla degradazione per via biologica della sostanza organica contenuta nei fanghi. In questo modo, si potrà disporre di una soluzione utile per la loro successiva valorizzazione, per poterne valutare il recupero energetico e per derivarne materiali alternativi come biomateriali, sostanze filtranti, ammendanti e fosforo.
Al depuratore di Vimercate in costruzione una nuova sezione per l'essicamento biologico dei fanghi
Il bioessiccamento è una tecnologia che rientra nel Progetto FANGHI LAB - Forme avanzate di gestione dei fanghi di depurazione in un hub innovativo lombardo, vincitore del Bando “Call Hub Ricerca e Innovazione” di Regione Lombardia, progetto con capofila A2A Ambiente e di cui BrianzAcque è partner insieme all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, a Lariana Depur, a MM e a TCR Tecora. Obiettivo? Sperimentare nuove tecnologie di trattamento del residuo ultimo del processo di depurazione finalizzate all’individuazione della strategia, singola o combinata, più vantaggiosa in termini di sostenibilità sanitaria, ambientale, energetica ed economica. Ad oggi, in Italia, lo smaltimento degli “scarti” della depurazione è una delle voci più problematiche e più onerose per chi - come BrianzAcque - gestisce il servizio idrico integrato, con una ricaduta che va ad incidere sulla tariffa dell’acqua pagata dai cittadini. In quest’ottica, l’innesto nel depuratore della nuova sezione dal costo di 3, 8 mln di euro, rappresenta un intervento che va oltre l’attività di sperimentazione sistemica e combinata del progetto Fanghi Lab e che, per il futuro, consentirà all’impianto brianzolo di minimizzare i quantitativi di fanghi e di recuperare energia e nutrienti.
"Un polo di innovazione tecnologica"
“Con quest’investimento strategico, il depuratore di Vimercate diventerà un polo di innovazione tecnologica affinchè i fanghi da rifiuti possano diventare una risorsa con benefici ambientali ed economici secondo principi ormai irrinunciabili di economia circolare - ha affermato Afferma il Presidente e AD di BrianzAcque, Enrico Boerci. Un’operazione che rappresenta prima di tutto un passaggio culturale e industriale, coerente con le indicazioni comunitarie e nazionali che chiedono di dare attuazione alla transizione ecologica ed energetica. Questo progetto potrà essere tra quelli con i quali puntiamo a conquistare risorse dal PNRR”.
Il nuovo impianto
Il nuovo comparto è formato da quattro biodryer, grandi reattori orizzontali in grado di produrre fango essiccato con un procedimento green che, fin da subito, avrà come effetto una significativa riduzione dei volumi. Tutti gli essiccatori funzioneranno in parallelo con una capacità di trattamento pari a 4 mila tonnellate l’anno (mille cadauno). Lo step iniziale dei lavori, appena avviati, comprende una serie di interventi e di opere accessorie propedeutiche all’installazione dei macchinari. Quindi, ad aprile è atteso il montaggio e l’entrata in esercizio del primo biodryer mentre, il completamento e l’avvio dell’intera sezione, sono previsti per fine luglio. Il comparto di essiccazione del depuratore sarà parte integrante della filiera di trattamento dei fanghi di depurazione e ne costituirà lo stadio finale. Nell’ambito dello sviluppo del progetto FANGHI LAB, l’avvio del primo Biodryer consentirà di effettuare, tramite il contributo dell’ Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, le indagini volte a valutare la sostenibilità ambientale ed i benefici conseguenti all’uso della nuova tecnologia. Rispetto alle tecnologie tradizionali, l’essicamento con i biodryer riduce al minimo l’apporto di energia da fonti esterne perché il processo biologico si autosostiene ed è in grado di produrre quasi autonomamente il calore necessario ad essiccare i fanghi. Eventuali contributi esterni di calore saranno forniti utilizzando una piccola caldaia.
Il Depuratore di Vimercate
Impianto di tipo biologico a fanghi attivi con trattamento terziario di biofiltrazione biologica per la rimozione avanzata dell’azoto e recapito finale delle acque reflue depurate nel Torrente Molgora. L’impianto ha una potenzialità pari a 104.000 abitanti equivalenti ed è autorizzato in classe dimensionale compresa tra i 50.000 e i 100.000 abitanti equivalenti. Al depuratore affluiscono i reflui fognari provenienti da 8 Comuni del territorio della Provincia di Monza e Brianza. Nel 2020 si è completato un importante revamping delle sezioni di produzione e diffusione dell’aria finalizzato ad efficientare i processi di trattamento biologico e biofiltrazione dei liquami. Come nel caso dell’altro depuratore di BrianzAcque, situato a Monza San Rocco, l’impianto è integralmente telecontrollato.