C'è un po' di Brianza nel Manifesto del divertimento in sicurezza
Raffaele Di Staso, di Cesano Maderno, ha contribuito al progetto nazionale.
C'è anche un cesanese dietro al Manifesto del divertimento in sicurezza che è nato dalla tragedia alla discoteca di Corinaldo.
Il Manifesto del divertimento in sicurezza
Raffaele Di Staso (classe 1994, il più giovane dei consiglieri comunali) è il referente del progetto per ScuolaZoo, la più grande community di studenti in Italia. Cos’è il Manifesto del divertimento in sicurezza? È il prodotto nato dalla voglia di riscatto di un gruppo di ragazzi e genitori che si sono uniti in associazione dopo la tragedia alla discoteca di Corinaldo, in provincia di Ancona, la notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018, e ha l’obiettivo di coinvolgere le famiglie, i giovani e i gestori dei locali in un percorso capace di promuovere il divertimento in sicurezza. Perché, e questo l'associazione Co.Ge.U. presieduta da Luigina Bucci lo dice chiaro, "per le nuove generazioni divertirsi è un diritto ed ancora di più lo è farlo in modo sicuro e responsabile".
Luoghi sicuri per un divertimento consapevole
"ScuolaZoo affianca Co.Ge.U. fin dal primo momento, e si impegna a diffonde il messaggio del Manifesto ai ragazzi e alle ragazze di tutta Italia - spiega Di Staso - In particolare, abbiamo aiutato l’associazione a stilare il Manifesto". L'obiettivo è far sì che tutti i locali di intrattenimento che organizzano eventi per minori possano diventare luoghi sicuri per un divertimento consapevole, che impegni sia i gestori sia i ragazzi ad un patto di corresponsabilità.
La Giornata nazionale per il divertimento in sicurezza
L’8 dicembre, anniversario della tragedia alla discoteca Lanterna Azzurra in cui persero la vita cinque minorenni e una 39enne nella calca innescata dagli spruzzi di spray al peperoncino, nelle Marche è ormai da due anni la Giornata nazionale per il divertimento in sicurezza. Ora l’obiettivo è arrivare a Roma sui banchi del Parlamento e rendere la Giornata una legge nazionale.
Nella foto: Raffaele Di Staso, a destra, durante la recente presentazione del Manifesto a Sanremo.