Dibattito e sondaggio

I giovani del Liceo Zucchi incontrano le istituzioni

Questa mattina la quinta tappa dell’iniziativa promossa dal Consiglio regionale.

I giovani del Liceo Zucchi incontrano le istituzioni
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Il Liceo Zucchi di Monza ha ospitato questa mattina la quinta tappa dell’iniziativa “I giovani incontrano le istituzioni”, un viaggio itinerante promosso dal Consiglio regionale che coinvolge tutti i capoluoghi lombardi, incentrato sui giovani, sugli studenti e sulle loro aspettative professionali e di vita. Oltre al Presidente Alessandro Fermi, erano presenti Vice Presidente del Consiglio regionale Carlo Borghetti. Presenti anche i Consiglieri regionali brianzoli Alessandro CorbettaMarco FumagalliMarco MarianiLuigi Ponti e Federico Romani.

I giovani del Liceo Zucchi incontrano le istituzioni

Nell’occasione è stata coinvolta una significativa rappresentanza di studenti delle classi delle scuole secondarie di secondo grado, selezionati con il supporto dell’Ufficio Scolastico Regionale. Ai lavori di oggi hanno preso parte quasi 900 studenti delle classi quinte, di cui un centinaio in presenza e gli altri appartenenti a diversi Istituti superiori del territorio collegati da remoto.

Il sondaggio live

I ragazzi hanno interagito anche virtualmente sui social media attraverso la formula del “sondaggio live”, in collaborazione con ANCI e Ufficio scolastico, che ha consentito di dialogare in diretta, alimentando ulteriormente il dibattito in sala. Per il 79% dei giovani lombardi la famiglia è la cosa più importante della vita, seguita dagli amici (59%) e dal denaro (39%). Solo il 4% ha indicato la politica tra le proprie priorità
Nel lavoro per l’80% dei giovani è importante lo stipendio, per il 58% la carriera e per il 55% la stabilità: solo per il 9% la vicinanza a casa. Il 32% dei partecipanti alla mattinata svolge attività di volontariato in grande prevalenza per associazioni e in ambito culturale. Il 65% di chi non è impegnato come volontario non lo fa per mancanza di tempo. L’88% ritiene che la politica possa influenzare la vita (abbastanza + molto). Secondo i giovani brianzoli tra le azioni politiche che condizionano la loro vita, la principale è il voto a un referendum (68%), seguita dal voto a un partito politico (53%). Infine, per il 54% la politica deve occuparsi principalmente di economia, per il 50% di sanità, per il 43% di ambiente e per il 34% di diritti civili.

Tanti interventi, ruoli diversi

All’incontro di questa mattina erano presenti due giovani amministratori comunali individuati attraverso la Consulta Anci Giovani nelle vesti di “testimonial” di impegno istituzionale, che si sono confrontati su temi quali il lavoro, le aspirazioni dei giovani, la partecipazione politica e il volontariato. A portare la loro testimonianza sono stati: Silvia Ascari (Consigliere comunale del Comune di Giussano), Carlo Polvara (Consigliere comunale del Comune di Brugherio).

Fabio Pozzi della Croce Bianca ha portato la testimonianza di un giovane impegnato nel sociale, mentre Fabio Aureli, responsabile Marketing e Comunicazione del Monza Calcio ha affrontato il tema del rapporto tra giovani e sport.

A introdurre i lavori sono stati il Dirigente scolastico del Liceo Rosaria Caterina Natalizi Baldi e Vincenza Maria Berardi, dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Monza e Brianza. A chiusura della mattinata ha portato un saluto il Sindaco di Monza Dario Allevi che ha sottolineato come “democrazia e partecipazione siano le due parole determinanti per costruire il futuro di una comunità” e ha invitato i giovani a “impegnarsi nella società, dando un contributo alla politica della propria città”.

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“La famiglia è il punto di riferimento dei giovani brianzoli - ha voluto sottolineare il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi. È la famiglia che permette di consolidare il senso di appartenenza e di comunità dopo due anni di pandemia e di fronte a una guerra che sta sconvolgendo l’Europa. L’incontro ha dimostrato che i ragazzi sono informati e attenti sui temi della partecipazione, delle disuguaglianze economiche, del diritto allo studio, della parità di genere e dell’ambiente. Sono idealisti, ma anche pragmatici da buoni brianzoli. Perché sono pronti a sporcarsi le mani in prima persona per costruire una società migliore. Le Istituzioni, oggi più che mai, devono avere la capacità di ascoltare i giovani per aiutarli a decidere cosa vogliono essere, non solo cosa vogliono fare. Il coraggio che dimostrano nel raggiungere i propri obiettivi con l’impegno e il lavoro mi fa guardare al futuro con speranza”.

“I suggerimenti e i contributi che abbiamo raccolto oggi ci saranno di grande aiuto per la legge dedicata ai giovani che approderà in Consiglio regionale a fine marzo, ha concluso Carlo Borghetti. L’obiettivo è approvare una legge per i giovani, ma anche e soprattutto con i giovani”.

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