Tre le cause

Ecco perché la curva dei contagi è tornata a risalire

E' la conseguenza di tre fenomeni distinti, come ha spiegato nel dettaglio il Direttore Unità Operativa do Malattie Infettive del San Gerardo, Paolo Bonfanti

Ecco perché la curva dei contagi è tornata a risalire
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Mentre al San Gerardo di Monza restano stabili i ricoveri (erano 33 alla data del 7 marzo e anche ieri, 13 marzo, il numero risultava invariato)  l'attenzione si sofferma negli ultimi giorni, nell'aumento dei casi Covid che si sta riscontrando su tutto il territorio nazionale. Cosa sta succedendo?

Perché la curva dei contagi è tornata a risalire? Lo spiega lo specialista del San Gerardo

La curva dei contagi è tornata lentamente a salire ed è la conseguenza di tre fenomeni distinti, come ha spiegato nel dettaglio il Direttore Unità Operativa do Malattie Infettive del San Gerardo, Paolo Bonfanti:

“Il numero dei pazienti ricoverati presso l’ASST di Monza rimane stabile nonostante si sia osservata, sia a livello locale sia nazionale, una ripresa seppur modesta della curva di contagi. Tale piccola recrudescenza non incide al momento sui ricoveri ospedalieri sia ordinari sia in Terapia Intensiva.
Perché la curva dei contagi è tornata a risalire? Bisogna tenere presente che non si tratta di un fenomeno solo locale ma che sta avvenendo in tutta Europa. La ripresa è probabilmente la risultante di tre fenomeni distinti. Il primo è la maggior diffusione – vi sono dati europei su questo – della variante Omicron 2, più contagiosa rispetto alla precedente. Fortunatamente i vaccini proteggono anche verso questa nuova variante. Purtroppo, e qui veniamo al
secondo fenomeno, si sta osservano un calo dell’adesione alla campagna vaccinale soprattutto nei bambini e nei candidati alle terze dosi. Terza possibile ipotesi è un allentamento dell’adesione alle misure personali di contenimento (uso della mascherina, ecc.). A fine marzo cesserà lo stato di emergenza ma il virus non scomparirà: sarà quindi importante la responsabilità di ciascuno nel continuare ad usare le misure di precauzione, soprattutto negli ambienti chiusi, per proteggere sé e le persone più fragili esposte maggiormente al Covid”.

 

 

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