Rapina in abitazione, madre e figlia aggredite dai ladri
E' successo a Lentate sul Seveso, in una villetta bifamiliare in via Tintoretto: "Violenza inaudita".
Rapina in abitazione, madre e figlia aggredite dai ladri. E' successo sabato sera a Lentate sul Seveso.
Rapina in abitazione a Lentate
Quando li hanno sorpresi nella loro abitazione, i ladri le hanno aggredite violentemente, colpendole e gettandole a terra, per poi scappare con un ingente bottino. Momenti di terrore sabato sera in via Tintoretto: vittime della brutale rapina la 55enne Laura Cè e la figlia 33enne Valentina Pagliari.
"Una violenza inaudita"
«Una violenza inaudita, non avremmo mai creduto che si potesse arrivare a tanto», ha detto domenica, all’indomani del drammatico episodio, la 55enne lentatese, nota in paese anche per le tante battaglie portate avanti in questi anni per le vittime delle esondazioni del fiume Seveso: lei, insieme ad altri residenti della via, è infatti una di coloro che hanno subito i danni più ingenti a seguito delle alluvioni, con l’acqua che aveva allagato completamente le cantine delle abitazioni. La sua è una delle zone maggiormente colpite quando esonda il Seveso, ma anche una di quelle più gettonate dai ladri, essendo piuttosto defilata. E sabato sera è stata proprio la villetta bifamiliare in cui abitano Cè e i suoi genitori a essere presa di mira dai delinquenti.
Madre e figlia aggredite dai ladri
«Erano circa le 21.20, io e mia figlia ci siamo allontanate per circa mezz’ora per andare a trovare i miei genitori, che abitano accanto a noi, è evidente che i furfanti ci stavano curando - racconta - Mia figlia è stata la prima a rientrare in casa, io l’ho raggiunta poco dopo. Ho sentito delle urla, mi sono spaventata molto, non capivo cosa potesse essere successo». La 33enne si è trovata a tu per tu con due furfanti, che avevano appena finito di svaligiare la camera da letto, arraffando gioielli e denaro. Vistisi scoperti, non hanno esitato un secondo ad aggredire la giovane, scaraventandola a terra. Nel cadere ha picchiato violentemente la testa. Subito dopo i furfanti si sono imbattuti nella madre della 33enne e anche con lei hanno reagito con violenza: «Mi hanno dato dei pugni sulla schiena e poi mi hanno buttato in mezzo alla siepe che ho in giardino - prosegue Cè, ripercorrendo quei terribili momenti - Poi ho visto che sono scappati a piedi. Probabilmente c’era un complice ad attenderli perché i miei cani continuavano ad abbaiare verso la siepe, come se avvertissero la presenza di qualcuno».
Sul posto Carabinieri e ambulanza, sette giorni di prognosi per entrambe
La lentatese, spaventatissima e sconvolta, ha immediatamente chiesto aiuto e sul posto, oltre ai vicini attirati dalle urla, sono intervenuti prontamente i Carabinieri e i soccorritori del 118. «Sia i militari che i sanitari della Croce Rossa sono stati gentilissimi, ci hanno prontamente assistito - aggiunge - Siamo state trasferite in ambulanza in ospedale per le cure del caso e in serata siamo state dimesse con sette giorni di prognosi. Ad avere la peggio è stata Valentina, che ha battuto la testa. Per fortuna non ha subito gravi conseguenze».