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Caffè Covim, Aumenti sul Prezzo delle Capsule dovuti al Caro delle Materie Prime

Caffè Covim, Aumenti sul Prezzo delle Capsule dovuti al Caro delle Materie Prime
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Il caffè Covim nasce dall'attenta passione e dalla scrupolosa e consolidata esperienza di una torrefazione genovese che diffonde la sua cultura di alta qualità fin dai primi del ‘900 e che è
da sempre custode attenta e meticolosa dei suoi prodotti originali.

La società ligure, sin dalla fondazione, cerca d'incontrare i gusti e le esigenze dei customers puntando all'eccellenza e creando al contempo delle vere e proprie miscele autentiche in grado di soddisfare appieno palati frettolosi e gusti raffinati.

La lunghissima esperienza di Covim sui mercati target di riferimento ha delineato una sorta di affinità elettiva coi propri clienti rendendoli pieni conoscitori di questo gusto caratterizzato da
originalità e speciale straordinarietà.

Rincari generalizzati e quotazioni in rimbalzo

La società genovese Covim getta le fondamenta su una materia prima naturale, eccezionale ed insostituibile i cui chicchi vengono coltivati in tre continenti situati a ridosso dell'Equatore tra il tropico del Cancro e quello del Capricorno.

L'azienda è da sempre attenta alla correttezza ed alla trasparenza nei confronti dei consumatori. Ne studia meticolosamente le abitudini rispondendo con semplice cura ed etica professionale alle tipiche esigenze di mercato. Tuttavia, gli incrementi recenti dei costi primari di produzione, hanno indotto un aumento concreto dei prezzi per l'acquirente finale.

La crisi pandemica da covid-19 ha avuto delle ripercussioni sul coffee market generando sbalzi di quotazioni e rincari generalizzati. Fatturato delle torrefazioni diminuito dell'8,6% ed incremento vertiginoso dei prezzi dei chicchi verdi da caffè e delle materie prime sono solo alcuni degli effetti negativi dovuti a quello che gli inglesi chiamerebbero economic drawdown.

Conseguenze dirette e prezziario dei prodotti finiti

Il caffè Covim offre linee specifiche di pura ed essenziale genuinità producendo ottimi articoli, sostenendo il general coffee business, incentivando gli investimenti pubblicitari e proteggendo gelosamente ed accuratamente la fidelizzazione.

Ciò nonostante, la pandemia ed i relativi e susseguenti lockdown hanno non solo modificato drasticamente le abitudini degli italiani, ma hanno determinato un aumento dei costi delle materie prime essenziali di circa il 40%. Se nel giugno 2020 il prezzo si aggirava attorno ai 100 centesimi per 450 grammi di chicchi verdi, a giugno 2021 si è registrata una quota superiore ai 144 centesimi che è destinata a crescere anche nel 2022.

L'azienda ligure, che realizza comode capsule Covim EPY e vende un ottimo caffè in grani, è costretta ad affrontare l'aumento sul prezzo delle capsule dovuto al famoso e tanto discusso "caro materie prime". Un aumento, dunque, non voluto e non certo scelto, ma a dir poco obbligato.

Covim ha pensato anche ad una capsula monoporzionata autoprotetta: Covim Opera. Il prodotto è il risultato di un lungo e zelante periodo di analisi effettuato dallo staff e dalla divisione professionale di Ricerca e Sviluppo al fine di rendere disponibile anche a casa una qualità capace di esaltare ed ottimizzare le caratteristiche del caffè in un formato compatibile con
il sistema di Best Lavazza Ultimate Espresso.

Tra gli obiettivi di questa ultima ed innovativa creazione vi era quello di mantenere un prezzo basso che fosse in linea con la concorrenza. Assicurare la continuità della fidelizzazione proteggendo la customer satisfaction è sempre stato essenziale per qualsiasi realtà economica che si rispetti.

Proprio per questo Covim ha scelto di puntare nuovamente sulla totale trasparenza comunicando al suo pubblico la realtà dei fatti, definendo nitidamente le cause concrete e reali del corrente increasing pricing e spiegandone bene le conseguenze.

Rischi evolutivi di un incremento in espansione

La corsa all'aumento sembra essere dovuta anche alle spese dei trasporti. Tramutare l'economica, comoda e deliziosa colazione al bar in un evento di lusso riservato a pochi costituisce il rischio odierno maggiormente paventato dagli utenti italiani.

Viene, a questo punto, spontaneo domandarsi perché non coltivare i chicchi di caffè direttamente qui in Italia abbattendo considerevolmente costi di trasporto e di materie prime, ma in realtà è la stessa Coldiretti a spiegarne con chiarezza le motivazioni: la coltivazione del caffè richiede un range di temperature che va dai dieci ai quaranta gradi e che, quindi, risulta del
tutto distante da quello nazionale.

Naturalmente, tra le ipotesi è stata sollevata anche quella inerente ad un implemento o a delle brand-new installations di piantagioni basate su sistemi di riscaldamento e su serre tecnologicamente all'avanguardia. Questo, però, causerebbe un'ulteriore impennata dei costi dovuti a spese tecnologiche.

Caffè Covim s'impegna semplicemente a non chiudere le porte alle novità mantenendo una comunicazione schietta e senza filtri con i destinatari. Un aumento, seppure generalizzato, delle materie prime non può prescindere annientare una storia di passione e di fiducia costruita con precisione e diligenza assoluta nel corso degli anni.

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