Una mostra contro la ludopatia: "Si devono rimettere i limiti orari alle slot"
L'appello e l'impegno della consigliera monzese Anna Maria Martinetti
Da anni porta avanti la sua battaglia contro la ludopatia. Ora la consigliera monzese Anna Maria Martinetti, tra le promotrici di una mostra sul tema che verrà allestita venerdì sotto l'Arengario, è tornata a far sentire la propria voce.
"Si devono rimettere i limiti orari alle slot"
Dopo il periodo di chiusura (sia pur a singhiozzo) dovuto al Covid, ora le sale gioco in città hanno riaperto. E lo hanno fatto senza limiti di orario, visto che il Consiglio di Stato aveva bloccato l’ordinanza del sindaco che imponeva lo spegnimento delle macchinette per ben 15 ore di fila, dalle 23 alle 14.
La battaglia della consigliera Martinetti
"Da quando le sale slot hanno riaperto non ci sono limitazioni di sorta - ha spiegato Martinetti - E purtroppo nei periodi in cui ci sono problemi di tipo economico, le persone giocano maggiormente".
Indispensabile, per la consigliera, è che il Comune torni a studiare una maniera per reintrodurre questo tipo di deterrente che, all’epoca, aveva dato risultati positivi. L’ordinanza del sindaco Dario Allevi (che Martinetti aveva fortemente promosso) risale del 2018 (ed era stata preceduta dall’approvazione in Consiglio comunale di un Regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d’azzardo) e aveva imposto una forte regolamentazione negli orari di funzionamento delle macchinette.
Misura bocciata
Una misura che aveva dato i suoi frutti, visto che in poco più di un anno il numero delle slot presenti in città era crollato del 25 per cento. Ma se in molti avevano accolto di buon grado la norma, altri (vale a dire i gestori), sentendosi fin troppo penalizzati, non erano stati a guardare ed erano passati al contrattacco proponendo un ricorso straordinario contro il Comune di Monza e l’Asst. Ricorso che era stato accolto dal Consiglio di Stato nell’estate del 2020 che aveva deciso di annullare l’ordinanza.
Un parere che si basava, come si legge nella documentazione, sull'intesa adottata da Stato ed enti locali nel settembre del 2017 che prevedeva che, tanto le caratteristiche dei punti di gioco quanto i criteri per la loro distribuzione, fossero stabiliti dalla Conferenza Unificata. L'accordo indicava anche una serie di misure generali per il riordino del settore sull’aspetto temporale.
E in questo ambito era stato deciso come fosse prevista la possibilità di interrompere «per sole 6 ore complessive al giorno l’uso degli apparecchi da gioco lecito» e come tale distribuzione "dovesse essere stabilita di intesa con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli". Nel caso di Monza la norma sui limiti orari era stata ritenuta "particolarmente restrittiva" e "in contrasto con l’intesa". Di qui la decisione di sospendere l’ordinanza.
La mostra contro la ludopatia
Venerdì dalle 10 alle 18 sotto i portici dell’Arengario, è prevista una mostra interattiva dal titolo Salute in Centro, alla cui realizzazione ha contribuito la consigliera Martinetti. Si tratta di un evento volto a promuovere la prevenzione dei comportamenti a rischio e delle dipendenze, gioco d’azzardo compreso.