Lutto

Straziante addio a papà Luca Polvara: "Vogliamo ricordarti tenace e appassionato"

Sono stati celebrati questo pomeriggio, a Civate, i funerali del 37enne stroncato da un malore

Straziante addio a papà Luca Polvara: "Vogliamo ricordarti tenace e appassionato"
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Dolore e commozione, lacrime e sconcerto nel pomeriggio di oggi, giovedì 24 marzo 2022 a Civate, dove sono stati celebrati i  funerali di Luca Polvara, il giovane papà di 37 anni, stroncato da un malore accusato sabato scorso.  In tanti hanno voluto stringersi attorno alla compagna Fabiola con la quale viveva a Briosco insieme ai loro due bambini di soli quattro mesi e tre anni. Ma anche ai genitori, ai parenti e a tutti gli amici che gli volevano bene. Per tanti anni il giovane, che lavorava a Monza, aveva frequentato l'oratorio di Civate per il suo impegno come allenatore nel settore pallavolo della Polisportiva San Vito.

 

"Vogliamo ricordarti tenace e appassionato"

"Con una tenacia appassionata. Così ho conosciuto Luca, diversi anni fa  - ha detto don Gianni  dal pulpito - Una tenacia appassionata per le proposte, per il gruppo sportivo, per le ragazze che allenava, per le attività da fare. Una tenacia ferma, profonda e determinata. E chi è attento a quello che propone è perchè ci tiene, perchè vuole mettersi in gioco in prima persona. Lui era così. Voglio rivolgermi a Fabiola, ai genitori e a tutti voi: Luca ha lasciato un segno, un segno che racconta di lui. Ora Luca è  negli oceani che amava esplorare, è in universo nuovo.  Chiediamo a Dio  la forza di comprendere e a Luca di infondere la tenacia, la passione ai suoi piccoli. Ora stupirà il cuore di Dio con le sue proposte. Siamo certi che quella tenacia e quella passione la continuerà a custodire per ciascuno di noi".

Presente ai funerali anche la pallavolista Cristina Chirichella, centrale dell'Igor Volley Novara e pilastro della Nazionale campione d'Europa in carica.

Il ricordo della cugina Marika

Prima della cerimonia funebre, dal pulpito, la cugina di Luca, Marika, ha voluto leggere una lettera colma d'affetto e di dolore.

"Caro Luca, mai avrei pensato di scrivere questa lettera. Scusa il mio italiano, di solito eri tu che mi correggevi. Mentre scrivevo queste parole mi immaginavo di essere qui, di fronte a tutte queste persone che oggi sono venuti per te. Ma sono sicura che il tuo angelo vivrà anche in coloro che non sono potuti venire. Noi due avevamo un rapporto speciale, ci raccontavamo tutto, non mi sono mai sentita giudicata da te. Ti ho visto per l'ultima volta due settimane fa, dopo il mio incidente sei voluto venire a trovarmi per vedere come stavo, per chiedermi come mi sentivo. Sei stato il fratello che non ho mai avuto. Ne abbiamo passate tantissime insieme: dal triciclo, alla biciletta. E il motorino. Gli allenamenti e la tastiera che mi avevi insegnato a suonare: quante cantate. Siamo due subacquei, giusto Luca? Allora ti voglio ricordare mentre mi fai l'ok prima di una immersione in un nuovo mondo".

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