Botte e minacce per un debito di droga, due arrestati
Due persone arrestate per estorsione aggravata dai carabinieri dopo aver anche piazzato una molotov con proiettili davanti alla casa della vittima.
Lo hanno pestato e minacciato, arrivando persino a inviare messaggi intimidatori al cellulare della madre. Infine, hanno piazzato davanti alla sua abitazione una molotov contenente liquido infiammabile e due proiettili.
In manette un 40enne e un 34enne di Vimercate
Due italiani di Vimercate, un 40enne ed un 34enne, sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia di Vimercate per estorsione continuata ed aggravata in concorso nei confronti di un 33enne, al quale avrebbero chiesto rate mensili di 300 minacciandolo e aggredendolo fisicamente.
Un vecchio debito di 600 euro per droga
Le indagini coordinate della Procura della Repubblica di Monza sono state avviate quando la vittima ha presentato una denuncia ai carabinieri che, nel corso delle indagini, hanno svelato che quei soldi erano legati ad un vecchio debito di 600 euro maturato negli ambienti dello spaccio di sostanze stupefacenti; debito contratto con altro soggetto di cui i due arrestati ne hanno rilevato il credito nei confronti della vittima.
Hanno preteso la consegna di 1.800 euro con minacce e botte
I militari, poco prima dell’alba di oggi, sabato 26 marzo, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa di misura cautelare personale, emessa dal Tribunale di Monza seguito richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti dei due uomini che, in concorso tra loro, dal mese di agosto 2021, si sono resi responsabili nei confronti della vittima di una serie di minacce, attuate in varie modalità: incontri in presenza in cui veniva anche colpito con calci al volto e una moltitudine di messaggi tramite WhatsApp e Messenger, alcuni anche inviati anche al telefono della madre della vittima, riuscendo a farsi consegnare in varie tranche una somma complessiva di circa 1800.
La molotov lasciata davanti a casa: all'interno anche due proiettili
Un' escalation di violenza culminata, nei primi giorni di febbraio, con il rinvenimento davanti alla casa della vittima di una bottiglia di vetro di whisky contenente liquido infiammabile in cui erano immersi due proiettili calibro 22. L'ennesima minaccia che ha indotto la madre a convincere il figlio di chiedere l’aiuto dei Carabinieri.
Le indagini e gli arresti per estorsione aggravata
L’attività investigativa, condotta dai militari della Compagnia di Vimercate, anche mediante attività tecniche di intercettazioni telefoniche, visione degli impianti di video sorveglianza, ha consentito di ricostruire l’intera vicenda fino alla “consegna” della bottiglia incendiaria.
All'alba di oggi, sabato 26 marzo, il 40enne è stato tradotto nel carcere di Monza mentre il 34enne è stato riaccompagnato nella propria abitazione dove dovrà scontare gli arresti domiciliari. Devono rispondere di concorso in estorsione continuata ed aggravata.