Briosco

La storica merceria abbassa la serranda «Era ed è l’oasi nel deserto brianzolo»

A fine mese Paolo Pirola chiuderà il negozio di famiglia in piazza della Chiesa.

La storica merceria abbassa la serranda «Era ed è l’oasi nel deserto brianzolo»
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Mi corre l’obbligo di contribuire alla lunga e fattiva elargizione di «sumenza» briantea da parte dell’amico Paolo Pirola. Sto parlando dell’attività di merceria in quel di Briosco in piazza alla Chiesa.

La storica merceria abbassa la serranda «Era ed è l’oasi nel deserto brianzolo»

Non me ne vogliano le clienti e i clienti che perdono un punto di riferimento di fornitori di cotone, spille, calze ecc. ecc.; mi rivolgo, qual tributo, alla grande Arte che quotidianamente veniva, e viene tutt’ora, svolta all’interno delle mura affrescate di spolette colorate che, per chi conosce IL Pirola (articolo maiuscolo è d’obbligo) si riflette sul tema BRIANZA, e non solo. Quale fonte primigenia, da perfetto aborigeno locale ormai da tempo, nel suo regno ovattato, ha condiviso con politici, laici, religiosi, esperti, pseudo esperti, industriali, scrittori, autori, scribacchini, operai, pensionati, amici, nemici, semplici conoscenti e perditempo  il buon seme che è BRIANZA.

Da anni è stato promotore, autore, fondatore, iniziatore, ideatore ecc. di attività che alimentano il respiro brianzolo, anche se per moltissime iniziative non compariva direttamente, infatti il suo scopo non è mai stato l’apparire, ma state pur sicuri che l’abile regia era tutta sua. Non sono titolato nel descrivere il molteplice Paolo, ma mi arrogo il diritto di trasmettere il mio ringraziamento come amico.

Mi troverò ad essere disperso quando verrò a sapere che le serrande verranno definitivamente  chiuse. La merceria era ed è l’oasi nel deserto brianzolo, un punto di riferimento dove tutti si  potevano dissetare nello scambiare e condividere nuove vecchie scoperte, opinioni, per lo più brianzole. A tal proposito come dimenticare l’insegnamento, quale insubrico Fabre,  datomi sulla «mostàrda» (cerambice moscato insetto che manda un buon odore). Chi meglio di lui simboleggia  l’esser Brianza; ha delineato la tabella mendeleeviana del susseguirsi di fatti, autori, avvenimenti che hanno avuto la fortuna di svolgersi nel triangolo Monza, Como e Lecco.  Ora auspicando che in Briosco il mentore Paolo possa trovare sede alternativa affinché noi egoisti brianza-dipendenti possiamo ancora trovare il dovuto rifugio.

Chiedendoti clemenza, o richiesta di perdono, ti saluto e ringrazio. Anche il frigido Lambro, per la moltitudine di interventi che hai svolto a suo favore, si unisce nei ringraziamenti. Te saludi. Uno dei tanti amici brianzoli...

di Angelo Cecchetti

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