Caos e polemiche nell'ultimo Consiglio comunale a distanza: il Pd abbandona (virtualmente) l'Aula
Una seduta concitata, quella di ieri sera - giovedì - che ha visto i consiglieri del partito di opposizione lasciare i lavori
Caos e polemiche nell'ultimo Consiglio comunale a distanza di Monza: il Pd abbandona (virtualmente) l'Aula. Una seduta concitata, quella di ieri sera - giovedì 31 marzo 2022 - che ha visto i consiglieri del partito di opposizione lasciare i lavori.
Caos e polemiche
La decisione è stata comunicata all'inizio della seduta dal rappresentante del Partito Democratico Egidio Riva ed è legata alle modalità di convocazione del Consiglio di giovedì stesso, calendarizzato "senza il rispetto dei tempi ordinari". Contestualmente il consigliere Riva ha anche annunciato che avrebbero rinunciato al gettone di presenza.
La seduta interrotta di lunedì
Una polemica, quella di ieri sera, nata in occasione della precedente seduta (di lunedì), quando, dopo quattro ore di discussione in merito agli emendamenti al Regolamento delle consulte di quartiere, il consigliere di maggioranza Marco Monguzzi ne ha chiesto la sospensione. Richiesta arrivata proprio mentre il presidente del Consiglio comunale Filippo Carati stava per introdurre un nuovo emendamento presentato dalla consigliera di opposizione Francesca Pontani (Italia Viva).
Accanto alla richiesta dello stop alla discussione, anche quella di una convocazione urgente della capigruppo per "fissare una nuova seduta del consiglio per giovedì sera (ieri, ndr)". Un’istanza che ha colto di sorpresa - e non poco - la consigliera di Italia Viva che si è subito detta contraria, anche perché, non essendo stata fissata in precedenza una seduta consiliare per quel giorno, aveva preso altri impegni. E dunque non avrebbe potuta essere presente alla discussione degli emendamenti (dieci, per la precisione) da lei presentati.
La convocazione "in tutta fretta" di ieri, giovedì
Nonostante le proteste, la seduta è stata calendarizzata in tutta fretta "senza che venissero rispettati i tempi ordinari di convocazione", hanno fatto notare i consiglieri del Pd. "Ciò, stando a quanto dice il regolamento, può avvenire esclusivamente nei casi di urgenza. Non vi è alcuna urgenza di approvare la revisione del regolamento delle Consulte, né politica né amministrativa. La sola urgenza che ravvediamo è legata alla, fortunatamente ultima, possibilità dei consiglieri comunali di rimanere collegati a distanza e continuare a votare, molto spesso nascosti dietro telecamere spente, provvedimenti importanti per la città, come già è stato, ultimi in termini temporali, per la variante al Pgt e il bilancio preventivo".
E aggiungono. "Evidentemente questa è la cifra distintiva dell’attuale maggioranza, che continua a forzare le regole di funzionamento dell’istituzione consigliare, senza farsi scrupolo alcuno sulle conseguenze che ciò comporta. Noi siamo fortemente contrari a questo modo di governare i lavori d’aula; ancor più contrari se, questo è quanto sta avvenendo, procedere con tali forzature comporta l’impossibilità dichiarata di partecipare alla seduta da parte di una consigliera, che ha proposto emendamenti all’oggetto in discussione".
"Il teatro dell'assurdo"
"In consiglio comunale è andato in scena l’ennesimo teatro dell’assurdo tra Destra e Sinistra - ha commentato il consigliere di Civicamente Paolo Piffer - Una parte della minoranza ha dichiarato di voler abbandonare l’aula non ritenendo legittima la convocazione. Quello che è successo è grave, sono d’accordo, ed è così dal mio primo giorno d’aula nel 2012. Chi ha la maggioranza utilizza i numeri come una clava per imporre la propria linea. Nessun rispetto per gli altri consiglieri, mai. Governano nello stesso modo e si accusano delle stesse cose quando sono in minoranza. C’è solo un modo per ribaltare questo sistema malato, prendere più voti di loro alle elezioni e modificare il regolamento del consiglio comunale, il resto sono solo chiacchiere".
Il Consiglio approva il nuovo Regolamento
Senza la partecipazione dei consiglieri del Pd, l'Aula ha votato, approvandolo, l'oggetto in discussione, ovvero il Regolamento delle consulte. Quella di ieri è stata l'ultima seduta del consiglio comunale online. Dopo due anni di pandemia, con la fine dello stato d'emergenza, i consiglieri torneranno a riunirsi nell'Aula del palazzo di piazza Trento e Trieste. Il primo consiglio comunale in presenza si terrà lunedì, il 4 aprile.