A Muggiò contro il degrado di San Francesco i cittadini in prima fila
Il comitato di "Muggiò consapevole" ha inviato una petizione al sindaco con richieste e proposte per risolvere i disagi del quartiere

Buche profonde nell’asfalto di via IV Novembre. Rifiuti abbandonati ovunque: attorno all’oratorio di via Battisti, all’asilo e al campetto. E poi la scarsa, se non assente, illuminazione di alcune vie a cui si aggiunge un incrocio pericoloso tra le vie Gaudenzi – Sauro – IV Novembre.
Sono alcune delle problematiche del quartiere San Francesco documentate con foto e sottoposte all’attenzione del sindaco Maria Fiorito attraverso una raccolta firme dei residenti.
La petizione è stata promossa dal neonato gruppo «Muggiò consapevole», fondato da Manuel Cifone e Alessandro Ronchi . Sono 53 i firmatari, compresa la referente di zona per il sodalizio Jolanda Messori che hanno voluto testimoniare «il grave stato di degrado e completo abbandono in cui si trova da diverso tempo il quartiere San Francesco» e che hanno inviato anche al nostro giornale.
Il gruppo di cittadini si rende disponibile per un incontro con il sindaco e l’Amministrazione «per discutere le tematiche evidenziate e come migliorare il quartiere per il bene non solo di chi ci abita ma di tutta la comunità muggiorese».
Le proposte per il quartiere San Francesco
«Muggiò consapevole», nato a marzo, si definisce «un network cittadino dalla comune volontà dei suoi membri di migliorare e rendere più vivibile la propria città».
«Il nostro obiettivo non è quello di entrare in contrasto con l’Amministrazione, tutt’altro, ma di affiancare le Istituzioni non solo facendo segnalazioni, ma anche proposte concrete per migliorare la nostra città – hanno detto Cifone e Ronchi – Ci stiamo dedicando al quartiere San Francesco ma siamo aperti anche agli altri, per questo abbiamo aperto una mail muggioconsapevole@gmail.com».
I firmatari della petizione chiedono una riqualificazione del quartiere San Francesco, formulando anche delle proposte: per esempio la valorizzazione delle poche aree verdi come quella di via IV Novembre in stato di abbandono, senza panchine e cestini; la sistemazione di zone in completo stato di degrado come i marciapiedi di via Sauro con pericolose buche e mancanza di asfalto, e via D’Annunzio all’incrocio con via San Francesco.
A questo si aggiunge la richiesta di collocazione di cestini chiusi per i rifiuti e «considerata la distanza dall’area ecologica comunale», il gruppo propone la collocazione di punti di raccolta di olio esausto da cucina
Anche il capannone distrutto dall'incendio
Nel documento puntano il dito anche sul capannone su due piani di via IV Novembre, devastato da un tragico rogo divampato a fine settembre del 2010. Nella struttura avevano sede due ditte cinesi: una delle quali attiva per la produzione di materassi e rivestimenti per divani e nell’incendio persero la vita due lavoratori.
Il capannone completamene distrutto è rimasto nel tempo invariato e «versa nel medesimo stato in cui si trovava dopo l’incendio» evidenziano i cittadini, che rivolgendosi all’Amministrazione chiedono che «se non è possibile riqualificare l’immobile o procedere al suo abbattimento», che almeno «si provveda a mettere una copertura per nasconderlo» alla vista dei passanti, che attualmente sono costretti «ad assistere a quello scempio».